Hsbc consiglia di investire in azioni turche

Dopo aver evidenziato un andamento molto negativo nel corso del 2011, con un rosso del 32%, la borsa turca di Istanbul è cresciuta quasi del 40% da inizio 2012. Secondo alcune banche d’affari e broker il rally potrebbe proseguire ancora nei prossimi mesi. L’ottimo andamento del mercato azionario turco sta spingendo sull’acceleratore anche i fondi specializzati sull’equity della Turchia. Basta osservare, ad esempio, il rendimento del fondo Hsbc Gif Turkey Equity che nei primi 9 mesi dell’anno ha messo a segno una performance del 47%.

Ercan Guner di Hsbc ritiene che esistono ancora margini di miglioramento, in quanto “siamo ancora sotto i livelli del 2010 di un 7%”. Insomma, nonostante il gran recupero rispetto al 2011 c’è ancora molto ottimismo. Il gestore fa notare anche che “il rapporto prezzo utili atteso per le azioni turche è pari a 11 per il 2012 e 9,8 per il 2013”. L’esperto considera il mercato azionario turco ancora molto interessante, in quanto non particolarmente costoso in termini di multipli p/e.

Negli ultimi dieci anni la Turchia è cresciuta ad un ritmo del 5,1% all’anno, grazie alle riforme strutturali iniziate nel 2001 volte a ridurre l’intervento dello stato nel settore privato. Quest’anno la Turchia rallenterà mostrando una crescita del pil intorno al 3%, ma il prossimo anno tornerà a crescere al 5% grazie all’aumento della domanda interna, al basso livello dei debiti privati e beneficiando di una politica monetaria di bassi tassi di interesse. A fine giugno scorso Moody’s ha alzato il rating della Turchia a “Ba1” da “Ba2” con outlook positivo, portando il giudizio a un solo livello dal rating investment grade.

Il gestore si aspetta ora un maggiore interesse da parte degli investitori istituzionali, soprattutto sulle aspettative di nuovi upgrade ad inizio 2013. Secondo l’esperto di Hsbc molti fondi pensione, che hanno limiti nell’investimento legati al rating, potranno tornare ad acquistare azioni turche, che tra l’altro avrebbero grossi benefici in caso di upgrade dalle agenzie di rating sotto il profilo del sentiment.

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