Saipem target ridotto da Goldman Sachs a 22€

Il titolo Saipem continua a essere uno dei più volatili del listino azionario milanese, ma oggi riesce a rimbalzare nella prima parte della giornata grazie soprattutto al blocco delle vendite allo scoperto, che sono state vietate sul titolo petrolifero dalla Consob. A Piazza Affari le azioni Saipem evidenziano un rialzo del 2,85% a 20,58 euro. I prezzi hanno toccato finora un top intraday a 20,91 euro. Il rimbalzo di oggi è comunque poca cosa, considerando che ieri il titolo ha perso più del 34% bruciando 4,5 miliardi di euro di caapitalizzazione in una sola seduta.

Il titolo Saipem, finito nel mirino delle vendite dopo il profit warning sugli obiettivi 2012 e 2013, sta soffrendo molto anche le continue bocciature delle banche d’affari e dei broker internazionali, che si stanno affrettando a rivedere le loro valutazioni sulla società petrolifera milanese. Oggi è stata la volta di Goldman Sachs, che ha tagliato la sua racomandazione sul titolo a “neutral” da “buy”, abbassando contestualmente il target price a 22 euro.

La precedente valutazione assegnata dalla banca di investimenti newyorkese era di 35 euro. Gli esperti della banca d’affari ritengono che il debito possa aumentare nel corso dei prossimi mesi. Intanto, arriva anche un’altra bocciatura, qquesta volta da Hsbc. La banca britannica, pur confermando il rating “overweight” (sovrappesare le azioni in portafoglio), ha deciso di tagliare drasticamente il prezzo obiettivo a 26 euro da 43 euro. Gli analisti di Hsbc hanno messo a punto una sforbiciata sulle stime di eps 2013-2015, abbassando le previsioni rispettivamente del 64%, del 42% e del 25%.

Secondo il parere di Tommaso Federici, money manager di Banca Ifigest, il titolo Saipem resterà ancora per molto sotto i riflettori perché “presumibilmente c’è stata una fuga di notizie dall’interno dell’azienda”. Secondo l’esperto “la volatilità sull’azione continuerà ancora per molto”, per cui il consiglio di attendere un po’ prima di rientrare in acquisto sul titolo. Intanto, prova il rimbalzo anche il titolo Eni, che però al momento perde lo 0,11% a 18,38 euro: ieri le azioni del Cane a Sei Zampe hanno evidenziato una perdita vicina al 5%.

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