I dati da tenere presente nel 2014

La crisi economica ha prodotti degli effetti che dureranno per molti anni e allo stato attuale nessuno può ancora dire se siamo verso la fine del tunnel oppure no. In ogni caso valutiamo quali sono gli eventi che per l’anno appena iniziato, dovranno essere monitorati attentamente.

Investire sul lusso

14-prada_logo1Nell’ultimo periodo caratterizzato dalla crisi a livello sia italiano ed europeo sia, per certi versi, mondiale, c’è un settore che non solo ha retto, ma ha anche ampliato il suo mercato e raggiunto risultati di crescita interessanti. Questo è il mercato del lusso i cui Paesi leader sono l’Italia e la Francia. Un settore che ha mostrato una crescita prevista anche per i prossimi anni, anche se minore di quella registrata quest’anno.

Con questi risultati, il mercato del lusso trova sempre più investitori interessati. E i dati sui più ricchi in Borsa conferma l’importanza del mercato del lusso a livello mondiale. Nella classifica delle prime dieci aziende quotate in Borsa, quattro appartengono al settore del lusso. Al primo posto c’è un’azienda del fashion degli imprenditori Patrizio Bertelli e Miuccia Prada con un patrimonio quotato in 14,8 miliardi di euro. Al secondo posto c’è Leonardo Del Vecchio di Luxottica con 14,6 miliardi di euro. Al nono posto Diego e Andrea Della Valle con 2,6 miliardi di euro e al decimo posto la famiglia Ferragamo con 2,5 miliardi di euro. Queste sono aziende del lusso che va dalla moda alle calzature e a gli accessori che sono conosciute in tutto il mondo. Delle vere e proprie società internazionali che non conoscono crisi e che aumentano il loro fatturato. Queste aziende italiane, quindi, mostrano risultati di crescita in una fase in cui il nostro Paese è in recessione. E poi la diminuzione del livello di crescita della Cina, la crescita più bassa delle aspettative dell’India e l’incertezza del Brasile sono elementi che sembrano non avere influenzato i risultati di queste società.

Per i mercati, le società del lusso hanno un valore che è più alto di 23,4 rispetto agli utili previsti per il 2014. La situazione è ancora ottima nonostante molte società del lusso hanno iniziato a diminuire le stime sui profitti.

Generali Assicurazioni conferma dividendo 2012 a 0,2€

Partenza sprint in borsa questa mattina per le azioni Generali Assicurazioni, che evidenziano un rialzo del 6,15% a 12,94 euro. Il titolo ha toccato un top intraday a 13 euro, il livello più alto delle ultime due settimane. A dare slancio al titolo della compagnia assicurativa triestina è il bilancio 2012, che ha visto Generali confermare la stessa cedola dello scorso anno nonostante la pulizia di bilancio effettuata negli ultimi mesi. Le svalutazioni nette per quasi 1,7 miliardi di euro hanno quasi azzerato l’utile del gruppo assicurativo.

BofA Merrill Lynch sconsiglia di investire su Mediaset

A Piazza Affari il titolo Mediaset è tra i peggiori del listino azionario FTSE MIB con una perdita del 3,46% a 1,534 euro. Secondo Bank of America Merrill Lynch, le azioni della società di Cologno Monzese non sono un buon investimento. La banca d’affari americana continua a ribadire la sua raccomandazione a “underperform”, ovvero farà peggio del mercato, con target price fissato a 1,45 euro. La banca fa notare che il mercato della pubblicità è sempre più debole in Italia, complice anche l’incertezza post-voto.

Moleskine quotazione in borsa ad aprile 2013

I taccuini Moleskine sono ormai pronti a sbarcare in borsa. Dopo due anni di quotazioni ridotte all’osso (solo una nel 2011 e un’altra nel 2012), anche il primo trimestre si chiuderà senza la presenza di matricole a Piazza Affari. Il digiuno, però, sarà presto interrotto grazie a Moleskine, azienda nata francese ma rinata in Italia nel 1997. Il debutto è previsto a inizio aprile 2013 con una capitalizzazione anche piuttosto consistente. L’azienda di agendine e block-notes modaioli sarà la prima Ipo di Piazza Affari del 2013.

Mediaset rally in borsa su effetto short-covering

Questa mattina il titolo Mediaset è il secondo migliore del listino azionario milanese FTSE MIB con un progresso del 4,1% a 1,574 euro. I prezzi hanno anche toccato un massimo intraday a 1,606 euro, il livello più alto degli ultimi sette giorni. Ieri, invece, il titolo aveva perso quasi il 3,8%. I volumi sono molto alti, ma non ci sono motivazioni particolari alla base di questo rally. Secondo alcuni trader il rimbalzo di oggi può essere riconducibile a operazioni di short-covering, ovvero di chiusura di precedenti operazioni ribassiste sul titolo.

Diasorin bocciata in borsa e dagli analisti dopo conti 2012

Stamattina il titolo Diasorin è il peggiore sul listino azionario milanese FTSE Mib con una perdita del 4,8% a 26,19 euro. I prezzi sono scesi fino a toccare un minimo intraday a 25,95 euro, ovvero il livello più basso da metà novembre scorso. Già venerdi il titolo della società leader nel settore della diagnostica aveva registrato un pesante passivo pari al 6,5% circa. A mettere in crisi il titolo Diasorin, quotato a Piazza Affari con il ticker “DIA”, sono stati i risultati di bilancio 2012 e l’outlook 2013.

Azimut vicino al record storico prima dei conti 2012

Azimut, società attività nel risparmio gestito, è stato il titolo migliore a Piazza Affari nel corso del 2012. Il titolo però continua a brillare anche nel 2013, tanto che il 20 febbraio ha toccato il massimo storico a 13,27 euro. Oggi, in attesa dei risultati dell’esercizio 2012 e della conference call, le azioni Azimut mostrano un rialzo del 3,21% a 13,18 euro. I prezzi hanno toccato un massimo di giornata a 13,22 euro, ovvero poco sotto i precedenti record storici.

Come investire i risparmi se la febbre da spread aumenta

Il voto inconcludente delle elezioni politiche italiane del 24 e 25 febbraio ha fatto alzare la guardia agli investitori internazionali, che temono un lungo periodo di instabilità politica per la terza economia del vecchio continente. Il rischio è quello di assistere a un impasse politico-economico preoccupante, soprattutto se si considera che i dati macroeconomici degli ultimi mesi sono stati al dir poco inquietanti. Cosa può succedere se la crisi peggiora? Lo spread dovrebbe salire ulteriormente, muovendosi tra 350 e 400 punti base.

Intesa Sanpaolo vendite allo scoperto vietate dalla Consob

L’eccessivo flusso di vendite sul titolo Intesa Sanpaolo, attualmente il peggiore dell’intero listino azionario milanese FTSE MIB, ha spinto la Consob a vietare le vendite allo scoperto sulle azioni del primo gruppo bancario italiano sia oggi che domani. Il titolo era stato sospeso per eccesso di ribasso durante la mattinata, con i prezzi che sono scesi clamorosamente fino a 1,19 euro. Si tratta del minimo più basso registrato dal titolo dallo scorso 11 dicembre 2012. Attualmente il titolo Intesa Sanpaolo perde l’8,7% a 1,238 euro.

Piazza Affari quali rischi e opportunità per il 2013

La borsa di Milano è stata una delle piazze finanziarie dei paesi sviluppati che ha avuto la migliore partenza nel 2013. A gennaio l’indice FTSE MIB ha messo a segno un rialzo superiore al 7%, grazie al processo di riallocazione delle risorse dei gestori mondiali che hanno puntanto con maggiore decisione sul recupero di Piazza Affari dopo un 2012 in chiaroscuro ed eccessivamente penalizzante a causa della crisi dello spread. Secondo molti analisti finanziari il recupero della borsa milanese potrebbe proseguire, ma ci sono molte insidie da affrontare lungo il percorso.

Mediobanca target price alzato a 6,2€ da Banca Akros

Secondo quanto dichiarato dagli specialisti di Banca Akros, a causa delle elezioni politiche in programma il 24 e il 25 febbraio, i conti societari di Mediobanca – che saranno pubblicati il 26 febbraio – non saranno un driver catalizzatore per l’andamento del titolo alla borsa di Milano. In attesa dei conti del secondo trimestre/primo semestre dell’esercizio fiscale 2012-2013, gli esperti di Banca Akros hanno deciso di confermare il loro giudizio ad “accumulate” (accumulare le azioni in portafoglio) sul titolo Mediobanca. Rivisto al rialzo il prezzo obiettivo.

Cosa accadrà a borsa e spread dopo le elezioni?

Mancano ormai solo tre giorni all’inizio delle elezioni politiche italiane, che vedrà ai nastri di partenza le due grandi coalizioni di centro-sinistra (Pd e Sel) e centro-destra (Pdl e Lega), i centristi guidati da Mario Monti (alleato con Udc e Fli), il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. Secondo gli esperti di Ubs il voto del 24 e 25 febbraio “è un evento di grande interesse non solo per l’Italia, ma che va molto oltre i confini nazionali”.