Mediaset rally in borsa su effetto short-covering

Questa mattina il titolo Mediaset è il secondo migliore del listino azionario milanese FTSE MIB con un progresso del 4,1% a 1,574 euro. I prezzi hanno anche toccato un massimo intraday a 1,606 euro, il livello più alto degli ultimi sette giorni. Ieri, invece, il titolo aveva perso quasi il 3,8%. I volumi sono molto alti, ma non ci sono motivazioni particolari alla base di questo rally. Secondo alcuni trader il rimbalzo di oggi può essere riconducibile a operazioni di short-covering, ovvero di chiusura di precedenti operazioni ribassiste sul titolo.

Secondo quanto emerge dalle ultime comunicazioni della Consob, i fondi speculativi stanno riducendo l’esposizione short sul titolo Mediaset. Ad esempio, venerdì scorso il fondo Egerton Capital ha ridotto il peso dello short sul titolo del gruppo del Biscione dello 0,32% all’1,1%. Nello stesso giorno, però, Aqr Capital ha deciso di incrementare le posizioni ribassiste per l’1,24% del capitale (da 1,11%). In base ai dati comunicati dall’Autorità di vigilanza guidata da Giuseppe Vegas, attuamente lo scoperto su Mediaset raggiunge il 2,86% del capitale.

MEDIASET: RATING RIDOTTO DA DEUTSCHE BANK A “HOLD”

Da un punto di vista tecnico il titolo Mediaset resta inserito all’interno di un solido trend ribassista di medio periodo. Dopo l’exploit di gennaio, che aveva spinto i prezzi fino a 2,164 euro, sono tornate incessanti le vendite sulle azioni del gruppo televisivo di Cologno Monzese che nel 2012 ha chiuso il bilancio in rosso per la prima volta nella sua storia. Intanto, Bernstein fa notare come il voto inconcludente delle recenti elezioni politiche italiane sia stato negativo per le azioni Mediaset.

MEDIASET: TARGET PRICE ALZATO DA BERENBERG A 2,6€

Il broker ritiene che un eventuale governo di centro-sinistra possa decidere di limitare la quota di mercato di Mediaset, spingendo verso la cessione di un’emittente televisiva (che potrebbe essere Italia 1) o riducendo la quantità della raccolta pubblicitaria per far crescere i prezzi e favorire maggiormente il mezzo stampa. Bernstein ha calcolato che una riduzione del tetto da 12 a 8 minuti di pubblicità l’ora per i canali commerciali avrebbe un impatto negativo sui conti Mediaset pari a 623 milioni di euro.

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