Diasorin bocciata in borsa e dagli analisti dopo conti 2012

Stamattina il titolo Diasorin è il peggiore sul listino azionario milanese FTSE Mib con una perdita del 4,8% a 26,19 euro. I prezzi sono scesi fino a toccare un minimo intraday a 25,95 euro, ovvero il livello più basso da metà novembre scorso. Già venerdi il titolo della società leader nel settore della diagnostica aveva registrato un pesante passivo pari al 6,5% circa. A mettere in crisi il titolo Diasorin, quotato a Piazza Affari con il ticker “DIA”, sono stati i risultati di bilancio 2012 e l’outlook 2013.

I risultati sono stati inferiori alle attese degli analisti e hanno spinto broker e banche d’affari a rivedere i propri giudizi sul titolo in borsa. Equita Sim, che ha deciso di confermare il rating a “hold” (tenere in portafoglio), ha abbassato il target price a 30 euro, mentre Intermonte ha portato il prezzo obiettivo a 27 euro confermando il giudizio “neutral”. Le bocciature dei broker non si fermano di certo qui.

PIAZZA AFFARI IN ROSSO DOPO DOWNGRADE DI FITCH

Mediobanca ha tagliato il prezzo obiettivo a 28 euro da 29,5 euro, con giudizio rimasto invariato a “neutral”. Banca Akros è stata ancora più drastica, visto che il target è stato rivisto a 26,6 euro dalla precedente valutazione di 29 euro. La merchant bank del gruppo Bpm ha poi confermato la propria raccomandazione sul titolo a “hold”. Giù anche il target price assegnato da Jefferies a 33 euro da 34 euro, con giudizio sul titolo che resta fermo a “hold”. Preferisce non apportare modifiche, invece, Kepler, che giudica Diasorin con un “buy” e un target di 30 euro.

ITALIA SI AVVICINA A RATING “SPAZZATURA”

Nell’ultimo trimestre del 2012 l’utile netto è sceso del 7% a 20,8 milioni, mentre l’ebitda è calato dell’11% a 38,9 milioni. La redditività dell’azienda è stata nettamente più bassa di quanto si aspettavano gli analisti. Ma a deludere è stata soprattutto la guidance 2013, in particolare le stime sotto le attese fornite sull’ebitda. La divisione diagnostica molecolare dovrebbe mostrare una certa debolezza, mentre ci si aspetta una maggiore concorrenza sui prezzi con effetti negativi sull’ebitda margin.

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