Nestlè aumenta l’importo dei propri bond in dollari

Nestlè Sa, celebre multinazionale svizzera attiva nel settore alimentare, ha aumentato le dimensioni della sua prima vendita di titoli obbligazionari in dollari degli ultimi quattro mesi: nello specifico, il colosso di Vevey ha deciso di innalzare fino a cinquecento milioni di dollari l’importo in questione, dopo che è stato accertato che le compagnie europee sono riuscite a battere di gran lunga i mercati americani, con un ritmo di crescita che non veniva riscontrato da almeno un anno e mezzo.

La società elvetica ha dunque seguito l’esempio della banca britannica Barclays e della compagnia petrolifera francese Total Sa, protagoniste di un ammontare pari a quarantanove miliardi di dollari per quel che concerne i bond in moneta verde dello scorso mese di settembre. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che le emittenti del Vecchio Continente hanno messo a disposizione Yankee Bond (è questo l’appellativo che di solito si dà a tali strumenti finanziari) per un totale di quindici miliardi di dollari questo mese. C’è anche da precisare che la multinazionale ha una influenza determinante anche a livello di derivati, visto che giungono spesso dalla Nestlè nuovi stimoli per le quotazioni del cacao (contratti futures quindi).

Questi bond di tipo unsecured prevedono una durata complessiva di sei anni: in pratica, la scadenza è stata fissata a gennaio del 2018, con un rendimento che sarà superiore rispetto a quello del tasso swap di quarantatré punti base, un valore inferiore rispetto ai cinquanta punti dell’offerta iniziale. Le dimensioni originarie di questa vendita obbligazionaria si erano limitate a trecento milioni di dollari per la precisione. Come hanno spiegato diversi analisti e strateghi, la Nestlè può vantare un mercato piuttosto ampio negli Stati Uniti e vi sono dei precedenti interessanti in merito a queste emissioni. Il rating del colosso svizzero è Aa2 secondo Moody’s e AA per Standard & Poor’s (il secondo livello dell’ottima affidabilità).