Standard & Poor’s esalta gli investimenti in sukuk

Uno degli ultimi report che sono stati pubblicati dalla celebre agenzia di rating Standard & Poor’s ha riguardato gli investimenti in bond islamici: secondo la compagnia americana, infatti, le emittenti della regione del Golfo potrebbero affidarsi ai sukuk come risorsa finanziaria utile per le infrastrutture e altri settori nei prossimi trimestri. Il titolo dell’indagine è già di per sé emblematico: i sukuk stanno superando le quotazioni di bond convenzionali nei paesi del Golfo a causa della differenza di rendimenti.

Il 2012 si è caratterizzato per un vero e proprio record di vendite in tal senso (primo semestre 2012 da record per i sukuk), grazie soprattutto agli sviluppi positivi che si sono registrati nell’economia locale e nei mercati del capitale. In aggiunta, non bisogna dimenticare che i rendimenti dei sukuk e delle obbligazioni classiche sono scesi a livelli drammatici nel corso del 2011. Il trend islamico è stato comunque favorito e supportato dal sistema finanziario del Gulf Cooperation Council, la cui liquidità è riuscita ad attirare numerosi investitori locali, alla ricerca di politiche monetarie accomodanti. Secondo Tommy Trask, analista creditizio di Standard & Poor’s, l’accesso ai mercati del capitale si è ampliato, dunque diverse emittenti societarie della regione sono state in grado di rifinanziare in modo proficuo un buon ammontare di debito.

Ci si aspettano ora nuovi progetti per finanziare settori come il real estate e i trasporti (come avviene, ad esempio, in Giordania). In aggiunta, la crescita dei prezzi del petrolio ha spinto gli economisti dell’agenzia di rating a rivedere le loro previsioni di crescita del prodotto interno lordo per lo stesso Gcc: il precedente 4% è ora salito fino al 5%, creando un ambiente fertile per il credito, in primis quello delle economie attive nelle esportazioni di greggio. Le tensioni politiche, comunque, rappresentano un ostacolo da rimuovere, oltre che una delle sfide principali da affrontare per far sviluppare ulteriormente i sukuk.

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