Standard & Poor’s esalta gli investimenti in sukuk

Uno degli ultimi report che sono stati pubblicati dalla celebre agenzia di rating Standard & Poor’s ha riguardato gli investimenti in bond islamici: secondo la compagnia americana, infatti, le emittenti della regione del Golfo potrebbero affidarsi ai sukuk come risorsa finanziaria utile per le infrastrutture e altri settori nei prossimi trimestri. Il titolo dell’indagine è già di per sé emblematico: i sukuk stanno superando le quotazioni di bond convenzionali nei paesi del Golfo a causa della differenza di rendimenti.

Che cosa sono le agenzie di rating

Le agenzie di rating sono finite sotto accusa durante le recenti crisi finanziarie. Nel 2008 furono accusate di non aver valutato correttamente i mutui subprime, a quel tempo giudicati con un rating di massima affidabilità, che poi misero in ginocchio l’intero sistema finanziario mondiale. Nel 2010 hanno invece iniziato a ridurre pesantemente i rating degli stati sovrani europei, facilitando la speculazione ribassista sull’euro e sugli spread. Ma cosa sono esattamente le agenzie di rating: multinazionali in conflitto di interesse in grado di distruggere un paese o scrupolosi valutatori del rischio?

Moody’s e S&P a giudizio per i subprime

Moody’s e Standard & Poor’s, due delel principali agenzie di rating al mondo, sono state chiamate in giudizio da un tribunale statunitense: dovranno difendersi dalle accuse di frode presentate da una serie di investitori istituzionali capeggiati dall’Abu Dhabi Commercial Bank. È solamente l’ultima di una serie di puntate che stanno minando la credibilità delle agenzie di rating su scala internazionale e che sembra esser solo lontanamente paragonabile alle inchieste condotte in Italia dalla procura di Trani per verificare l’operato delle due società di rating.

Standard & Poor’s mette in credit watch Banca MPS

Tra la giornata di oggi e quella di ieri il settore bancario si è fortemente rivalutato; da “zavorra” per l’indice FTSE-Mib e per tutta Piazza Affari si è trasformato da un giorno all’altro ad artefice della ripresa che ora festeggia i 12700 punti di indice raggiunti.

Il settore guadagna nel complesso il 2,60% a più di un ora dalla chiusura del mercato; in testa, sia all’indice settoriale sia all’indice delle blue-chips, c’è Mediolanum che guadagna oltre il 7,50%, seguita da Mediobanca con un progresso del 6,20% e Banca Popolare dell’emilia Romagna in terza posizione a +5.95%. Immediatamente dopo troviamo Banca MPS che nel settore è l’unica finita nel mirino delle agenzie di rating.

Mentre la ripresa sembra essere stata avviata, con l’eurozona che recupera terreno e Wall Street che tenta di consolidare i 12800 punti di Dow Jones, Standard & Poor’s accende i riflettori su Monte dei Paschi di Siena mettendo in “credit watch” il rating di lungo e breve termine.

Settore assicurativo Europeo controllato da Standard & Poor’s

Mentre di solito ci si stupisce per ogni nuovo settore sotto la lente delle agenzie di rating, questa volta si tratta di una semplice conseguenza di quanto fatto fin’ora, che almeno riesce a dare una certa coerenza alle decisioni prese qualche tempo fa’.

Ricordiamo infatti che alcuni debiti sovrani dell’Eurozona (tra cui quello Italiano) sono stati declassati dalle agenzie di rating USA (e Cinesi) e questo non ha solamente conseguenze dirette sugli investitori privati ed istituzionali che seguono il mercato dei titoli del debito, ma anche indirette su tutti gli altri comparti collegati. Uno di questi è sicuramente quello assicurativo, visto che l’esposizione negli ultimi anni sul mercato del medio-lungo termine (che è quello più a rischio) è cresciuta a dismisura.

Downgrade per la Cassa Depositi e Prestiti: pericolo Buoni Fruttiferi?

Qualche minuto fa’ è stato diffuso sul sito ufficiale della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) un comunicato stampa (precisamente il n°41/2011) in cui si rende noto il downgrade del rating dell’ente  da parte di Standard & Poor’s.

L‘agenzia di rating in pratica “finisce il lavoro” iniziato il 19 Settembre 2011; in questa data S&P ha diffuso il rating negativo per la Repubblica Italiana che oggi si completa con il downgrade della CDP da A+/A-1 ad A/A-1 con outlook negativo.

La cassa di Depositi e Prestiti è un ente pubblico controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il 70% e si occupa di gestione ordinaria per quanto riguarda il finanziamento di opere e servizi pubblici con fondi non garantiti dallo Stato oltre che di gestione separata, che invece è la parte garantita che interessa di più ai cittadini, visto che si occupa direttamente dei prodotti di risparmio postale tanto cari agli italiani: i buoni fruttiferi.

Da oggi i Buoni Fruttiferi sono pericolosi quindi?

Standard & Poor’s: tutto sul sistema di rating dell’agenzia

L’influenza delle agenzie di rating è ormai consolidata in tutto il mondo. Se oltreoceano pensano che un paese Europeo potrebbe avere difficoltà a ripagare il proprio debito, automaticamente quel paese rischia il collasso come conseguenza delle “loro” analisi.

Il potere (forse esagerato?) che le agenzie di rating si sono conquistate nel tempo viene espresso con analisi di titoli obbligazionari ed imprese che condizionano come conseguenza la risposta degli investitori ma anche il premio che questi sono disposti ad accettare come ricompensa per l’investimento.

La proporzione inversa che lega rischio e guadagno è strettamente guidata da agenzie come Standard & Poor’s, una delle tre più importanti agenzie di rating del mondo (con Moody’s e Fitch Ratings) il quale compito è proprio quello di valutare la capacità di ripagare il debito.

Standard & Poor’s: rating Italia, outlook negativo

E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno, nella giornata di ieri, sabato 21 maggio 2011, la revisione dell’outlook sull’Italia, da “stabile” a “negativo”, da parte dell’Agenzia Standard & Poor’s. Il rating del nostro Paese assegnato dall’Agenzia Standard & Poor’s non è a rischio, almeno per il momento, visto che è stato confermato. Pur tuttavia, la revisione al ribasso dell’outlook apre la strada ad un possibile declassamento nei prossimi mesi qualora lo stato dei nostri conti pubblici dovesse far registrare un deterioramento. Standard & Poor’s, in particolare, non ha nascosto, a supportare la decisione di rivedere l’outlook, la propria preoccupazione in merito all’attuale fase politica, di stallo, che potrebbe compromettere o quantomeno allungare quel processo di riforme di cui l’Italia ha bisogno per la sostenibilità della finanza pubblica nel lungo termine.

Investire sul Brasile: Ubs quota un nuovo bond strutturato

La focalizzazione degli investimenti finanziari sui principali paesi e mercati emergenti è una strategia che molti analisti suggeriscono a trader e risparmiatori per diversificare il portafoglio: ma si tratta davvero di una scelta così efficace? Il gruppo Bric (Brasile, Russia, India e Cina) rappresenta senza dubbio l’opzione più interessante in questo senso, in particolare per quel che concerne il Brasile. Quali sono gli investimenti più promettenti in relazione al paese sudamericano? Uno dei prodotti più recenti è stato quotato due giorni fa dalla svizzera Ubs, la quale ha scelto Borsa Italiana e EutoTlx per lanciare un titolo obbligazionario in grado di esporsi in questa specifica maniera. La denominazione precisa è quella di Ubs Paesi Emergenti 2021: si tratta, in pratica, di un titolo appartenente alla categoria “equity linked”, dunque è possibile partecipare in maniera attiva e importante a tutti i rialzi delle piazze finanziarie. Inoltre, il ritorno economico in questo caso è pari al 3,5% annuo come garanzia minima, mentre al momento della scadenza vi sarà una protezione totale del capitale nominale (100%).

Seat Pagine Gialle: il taglio del rating mette a rischio i bond

La scure utilizzata da Standard & Poor’s contro Seat Pagine Gialle è stata più tagliente del previsto: l’agenzia americana di rating ha infatti deciso di apportare alcune modifiche importanti per quel che riguarda il giudizio di tipo corporate della spa torinese, un’operazione che ha avuto effetti letteralmente devastanti anche sul giudizio relativo ai prodotti finanziari della stessa compagnia editoriale. Che cosa è successo di preciso? L’agenzia newyorkese ha declassato il rating in questione da B a B-, entrambi corrispondenti a un investimento di tipo altamente speculativo, ma in questo caso ancora più vicino al rischio considerevole, quello in base a cui il debito può anche non essere pagato; di conseguenza, pure il titolo obbligazionario che è stato emesso da Lighthouse e che beneficia della garanzia della stessa Seat ha subito uno scossone importante, visto che la sua valutazione è passata anch’essa da B a B-, mentre il debito senior è leggermente più solido (attualmente è ancora pari a B).