Investire sulla Cina: i bond di Baidu

Baidu è il principale motore di ricerca in lingua cinese, la variante di Google per quel che riguarda l’ex Impero Celeste: visto che è stato suggerito di investire in Google a ottobre 2012, il mese di novembre può diventare invece l’occasione per puntare su questa alternativa asiatica. In effetti, la compagnia di Pechino ha provveduto a emettere 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, con due scadenze specifiche, vale a dire cinque e dieci anni. Volendo essere ancora più precisi, comunque, l’offerta in questione è stata riservata principalmente agli investitori americani, come si può evincere dalla denominazione in moneta verde. Può essere conveniente un investimento di tale tipo?

I soggetti più indicati per i bond di Baidu sono quelli alla ricerca di debito ad alto rendimento, ma anche quelli che fanno parte dei mercati emergenti che vogliono migliorare il loro portafoglio. Alcune compagnie informatiche della Cina sono riuscite a sfruttare in maniera positiva l’accesso ai mercati statunitensi, nonostante lo storico attrito tra le due prime economie mondiali. Un esempio molto interessante è quello di Vipshop.com, attiva nel business del commercio elettronico e che è quotata dallo scorso mese di marzo. Lo stesso discorso deve essere fatto anche YY.com, social network cinese che vanta quattrocento milioni di utenti, e Sina Weibo, la versione locale di Twitter.

Lo spread che vantano gli strumenti appena lanciati da Baidu è pari a 160 punti base per quel che riguarda il confronto con il Tesoro americano (scadenza quinquennale) e di 185 punti base per quella decennale. Il denaro che il gruppo cinese riuscirà ad accumulare in questo caso sarà usato per rifinanziare il debito di breve termine, ma non sono escluse nuove acquisizioni. Per completare le caratteristiche del prodotto, si può aggiungere che Goldman Sachs e JPMorgan hanno gestito e curato la vendita in questione, con la collaborazione di Bank of China, Deutsche Bank e Morgan Stanley.

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