Hong Kong: Fonterra quota i propri bond in yuan

Si può guardare con fiducia al continente oceaniano per quel che riguarda le emissioni finanziarie? Una delle offerte più interessanti è sicuramente quella di Fonterra Cooperative Group Limited, compagnia che ha sede in Nuova Zelanda e che è riuscita ad ottenere una leadership mondiale per quel che riguarda l’industria lattiero-casearia. In effetti, questa stessa società ha annunciato nei giorni scorsi la propria intenzione di portare fino a trecento milioni di yuan la propria quotazione obbligazionaria, la quale avrà luogo ad Hong Kong. Si tratta della prima azienda di questa nazionalità che si avventura nell’ex Impero Celeste e soprattutto nell’ex colonia britannica. Volendo essere più precisi, c’è da dire che il bond in questione beneficerà di una scadenza a due anni, oltre che di una cedola annuale fissata all’1,1%.

La data ufficiale di maturazione è il 27 giugno del 2014. La scelta cinese è senz’altro strategica, visto che, come ha anche sottolineato uno dei manager di Fonterra, Stephan Deschamps, la quotazione riflette la crescente importanza di Pechino e dintorni per quel che riguarda i business societari. Le operazioni di questo tipo sono pertanto in aumento e i clienti cinesi si stanno interessando con fiducia al nuovo segmento. Anche la diversificazione di portafoglio è abbastanza evidente, anche perché bisogna ricordare che Fonterra può attualmente vantare dei titoli obbligazionari che sono denominati in dollari statunitensi, dollari neo-zelandesi, euro, sterline e yen giapponesi. Tutto il denaro che verrà ottenuto in questo modo verrà poi riutilizzato per sostenere la crescita dei ricavi e per altri business rilevanti.

Le previsioni aziendali parlano chiaramente di un mercato settoriale che in Cina riuscirà addirittura a triplicare il proprio valore in non molti anni, passando dai ventidue miliardi di dollari del 2009 fino agli oltre settanta del 2020. La gestione dell’offerta spetterà in maniera totale ad Hsbc, mentre non sono escluse operazioni simili da parte di altre società che risiedono proprio in Nuova Zelanda.

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