FCA, Great Wall sospesa alla Borsa di Hong Kong

Speculazioni ed andamenti di Borsa in tutto il globo relativi a FCA hanno portato Great Wall ad essere sospeso dalle contrattazioni nel mercato azionario di Hong Kong, in attesa di chiarimenti sull’interesse manifestato nei confronti del marchio e nello specifico del marchio Jeep.

Etf Securities propone tre fondi collegati ai metalli preziosi

Etf Securities si conferma ancora una volta una emittente di spicco per quel che concerne gli Exchange Traded Fund: in effetti, la società londinese ha deciso di lanciare tre nuovi prodotti finanziari di questo tipo, con l’intento ben preciso di consentire agli investitori interessati di esporsi ai metalli preziosi. Giusto tre mesi fa, invece, la stessa Etf Securities si era focalizzata su quattro fondi collegati al petrolio. Gli strumenti in questione si chiamano, nel dettaglio, Etfs Physical Gold, Etfs Physical Silver e Etfs Physical Platinum e sono garantiti in maniera più che efficace dai metalli che sono inclusi nella loro denominazione, ovvero l’oro, l’argento e il platino.

A Hong Kong si pensa a un Etf legato alla Borsa locale

L’ente regolatore cinese per i titoli azionari è pronto a lanciare degli Exchange Traded Fund collegati ai prodotti della Borsa di Hong Kong: si tratta di una mossa importante, la quale testimonia come l’ex Impero Celeste voglia seriamente ottenere una vera e propria liberalizzazione del settore finanziario. In effetti, non bisogna dimenticare che la nazione asiatica è attualmente interessata da una serie di importanti riforme, le quali consentono di incrementare il coinvolgimento straniero nei locali mercati dei capitali. Ecco allora che la prossima settimana sarà decisiva per l’approvazione del piano che farà debuttare proprio questo Etf legato alle azioni di Hong Kong.

McDonald’s, nuova offerta di Dim Sum Bond

I Dim Sum Bond prendono il nome da una prelibatezza della cucina cinese, ma i riferimenti culinari terminano qui: si tratta, infatti, di titoli obbligazionari che sono denominati in yuan e quotati presso la Borsa di Hong Kong. Tra le società che si stanno maggiormente segnalando per tali offerte c’è sicuramente McDonald’s, la celebre multinazionale attiva nel campo della ristorazione. La compagnia americana si sta avventurando nel secondo lancio in assoluto di tali bond, ma come si spiega tanto interesse per la Cina e l’ex colonia britannica? L’unico precedente è datato 2010, quando venne proposto un bond con scadenza a tre anni e un importo complessivo di duecento milioni di yuan.

Hong Kong: Fonterra quota i propri bond in yuan

Si può guardare con fiducia al continente oceaniano per quel che riguarda le emissioni finanziarie? Una delle offerte più interessanti è sicuramente quella di Fonterra Cooperative Group Limited, compagnia che ha sede in Nuova Zelanda e che è riuscita ad ottenere una leadership mondiale per quel che riguarda l’industria lattiero-casearia. In effetti, questa stessa società ha annunciato nei giorni scorsi la propria intenzione di portare fino a trecento milioni di yuan la propria quotazione obbligazionaria, la quale avrà luogo ad Hong Kong. Si tratta della prima azienda di questa nazionalità che si avventura nell’ex Impero Celeste e soprattutto nell’ex colonia britannica. Volendo essere più precisi, c’è da dire che il bond in questione beneficerà di una scadenza a due anni, oltre che di una cedola annuale fissata all’1,1%.

Fondi immobiliari: China Overseas lancia un nuovo prodotto

China Overseas Land & Investment, compagnia con sede a Hong Kong, ma di fatto controllata dal ministero cinese delle Costruzioni, sta pianificando un nuovo fondo che potrebbe interessare quegli investitori che prediligono il real estate per il loro portafoglio: lo strumento in questione dovrebbe prevedere un ammontare compreso tra i 300 e i 500 milioni di dollari e andrà a scommettere sulle misure del governo di Pechino nel settore, in particolare sul mancato freno della domanda. Il fondo dell’azienda dell’ex Impero Celeste andrà a investire nelle proprietà commerciali e residenziale che sono appunto presenti in Cina e dovrebbe essere disponibile entro il primo semestre di quest’anno. Bisogna sottolineare come i prezzi immobiliari cinesi siano aumentati a gennaio in maniera considerevole: l’espansione è notevole, ma potrebbe anche andare a collidere con i margini di profitto delle agenzie, interessate più che altro alle città di minori dimensioni.