Il bond di Hsbc in yuan e destinato al mercato di Singapore

630yahoo_HSBCHsbc, una delle principali banche britanniche ed europee, sta pianificando l’emissione del primo titolo obbligazionario denominato in yuan che sarà quotato a Singapore: si tratta di un tentativo importante della città-stato asiatico di diventare un hub finanziario offshore per quel che riguarda la valuta cinese. Il colosso bancario inglese ha tenuto conto di questa situazione, oltre che dell’approvazione di pochi mesi fa da parte della Industrial & Commercial Bank of China Limited, istituto di credito che ha introdotto gli scambi di yuan sempre a Singapore.

Guggenheim Investments chiude la quotazione del suo Etf cinese

guggenheim-investments-rydex-sgiMentre gli investitori sono stati molto rapidi e perspicaci nel comprendere l’importanza dei titoli azionari cinesi, la stessa popolarità non ha riguardato le obbligazioni: di conseguenza, la compagnia Guggenheim Investments ha annunciato la chiusura del proprio Exchange Traded Fund relativo ai bond denominati in yuan (vedi anche Il primo Etf cinese collegato all’Eurostoxx 50). Si tratta, nello specifico, del Guggenheim Yuan Bond Etf, la cui conclusione è stata fissata per il prossimo 14 giugno, una data da tenere bene a mente.

Vendita massiccia di bond in yuan da parte di Standard Chartered

standard-chartered-bank-logo-2Standard Chartered, una delle più celebri banche del Regno Unito, ha annunciato la sua nuova emissione obbligazionaria: per l’istituto di credito londinese si tratta di bond denominati in valuta cinese, per un importo complessivo pari a cinque miliardi di yuan (circa 750 milioni di euro), visto che l’interesse crescente nei confronti del mercato dell’ex Impero Celeste. Tra l’altro, non si tratta di una cessione qualsiasi, bensì della più grande vendita di tali titoli in yuan da parte di una banca straniera nella seconda economia mondiale (vedi anche Come investire sulle borse asiatiche nel 2013).

Dim Sum Bond: la quotazione di Yum! Brands

Yum! Brands, colosso alimentare americano meglio noto con il semplice appellativo di Yum!, non poteva che fare affidamento a una nomenclatura culinaria per la propria offerta obbligazionaria: in effetti, la compagnia di Louisville sta pianificando nel dettaglio la quotazione di bond a tre anni denominati in yuan, i cosiddetti Dim Sum Bond (dal nome appunto della pietanza asiatica) quotati presso la Borsa di Hong Kong. Per il momento, l’indiscrezione si è limitata a fornire soltanto alcune caratteristiche del prodotto in questione. In particolare, l’ammontare complessivo della sottoscrizione dovrebbe essere pari a 350 milioni di yuan cinesi (circa settanta milioni di euro), con un rendimento economico compreso tra il 2,25 e il 2,50%.

Air Liquide, probabile quotazione di Dim Sum Bond

L’ora dei Dim Sum Bond è scoccata in maniera decisa: ne è una chiara testimonianza l’ultima operazione posta in essere da Air Liquide Sa, compagnia parigina attiva soprattutto nella fornitura di servizi industriali. Che cosa ha deciso esattamente la società in questione? A voler essere pignoli, bisogna precisare che i transalpini stanno pianificando nel dettaglio degli incontri tra investitori nelle sedi di Hong Kong e Singapore, in modo da comprendere la reale opportunità di un’emissione di tali titoli, i quali, come è noto, sono denominati in yuan cinesi. Queste fasi preparatorie, se così possono essere definite, vengono curate in ogni particolare da banche di una certa importanza, quali Bank of China, come appare evidente, Hsbc Investment Bank, Icbc e Standard Chartered.

Hong Kong: Fonterra quota i propri bond in yuan

Si può guardare con fiducia al continente oceaniano per quel che riguarda le emissioni finanziarie? Una delle offerte più interessanti è sicuramente quella di Fonterra Cooperative Group Limited, compagnia che ha sede in Nuova Zelanda e che è riuscita ad ottenere una leadership mondiale per quel che riguarda l’industria lattiero-casearia. In effetti, questa stessa società ha annunciato nei giorni scorsi la propria intenzione di portare fino a trecento milioni di yuan la propria quotazione obbligazionaria, la quale avrà luogo ad Hong Kong. Si tratta della prima azienda di questa nazionalità che si avventura nell’ex Impero Celeste e soprattutto nell’ex colonia britannica. Volendo essere più precisi, c’è da dire che il bond in questione beneficerà di una scadenza a due anni, oltre che di una cedola annuale fissata all’1,1%.

McDonald’s propone una nuova obbligazione in valuta cinese

Obbligazioni corporate e Cina, il matrimonio è possibile e promette davvero molto bene: McDonald’s, la nota catena di fast food, ha infatti deciso di lanciare nell’ex Impero Celeste, primo caso di compagnia di tipo non finanziario, dei bond denominati appunto in yuan, per la precisione a Hong Kong. L’ammontare complessivo è pari a 200 milioni di yuan e si tratterà di un’emissione al 3% con scadenza fissata tra tre anni. Hong Kong è stata scelta come banco di prova in questo senso, anche perché non si deve dimenticare che il comparto obbligazionario della Cina è accessibile alle imprese straniere soltanto da pochi mesi. McDonald’s punta molto su questa strategia di investimento, anche e soprattutto alla luce dei mille ristoranti aperti in territorio asiatico negli ultimi tempi. È da febbraio, quindi, che le regole finanziarie cinesi non sono più le stesse e non deve pertanto sorprende una obbligazione in yuan da parte di una società che non ha la propria sede nella nazione asiatica.