Le Filippine propongono una obbligazione a 25 anni

A metà settembre le Filippine sono tornate a emettere bond a dieci anni: il governo di Manila sembra ora averci preso gusto e ne è una chiara testimonianza l’ultima emissione obbligazionaria, visto che si è puntato sul lungo termine (venticinque anni per la precisione) e sulla tipologia retail per quel che concerne tale strumento finanziario. La vendita in questione ha beneficiato inoltre di un importo complessivo pari a 128 miliardi di pesos locali (circa quattro miliardi di euro). Che intenzioni ha la nazione asiatica con questo tipo di offerte? Un caso simile a quello appena descritto risale all’inizio di quest’anno, quando le Filippine emisero bond a 25 anni per sostenere l’economia.

Stavolta, invece, si sta cercando di limitare le vendite giornaliere di obbligazioni, in modo da assicurare che le scorte durino fino al termine dell’offerta pubblica (il prossimo 22 ottobre). Come ha sottolineato il vice-tesoriere delle Filippine, Eduardo Mendiola, c’è stata una vera e propria pioggia di ordini in questo caso. Manila ha anche provveduto a cancellare l’asta dei titoli di Stato che era prevista fra due giorni, oltre a quella del prossimo 23 ottobre (bond settennali) sempre per lo stesso motivo. First Metro Investment Corporation è una delle società che ha gestito tale offerta e a giudizio dei suoi vertici, l’esecutivo filippino ha messo a disposizione un’altra tranche da sessantacinque miliardi di pesos.

A questo punto, vi potrebbe essere un incremento fino a circa duecento miliardi di pesos per quel che concerne la seconda offerta di bond retail di questo 2012, un evento da cui si attendono esiti importanti, in particolare la riduzione del debito pubblico nel corso del 2013. Il rendimento dei titoli obbligazionari in questione è stato fissato al 6,125%, in modo da essere ancora più appetibile agli occhi degli investitori finanziari, visto che il tradizionale risparmio bancario è inferiore di circa la metà in termini di ritorno economico.

Lascia un commento