Il Brasile punta sui bond denominati in dollari

Ci si sta chiedendo spesso ultimamente come investire nei paesi emergenti nel secondo semestre del 2012: ebbene, una opportunità è stata messa a disposizione oggi da uno dei cardini del gruppo Bric, il Brasile. Nel dettaglio, la nazione sudamericana ha provveduto a emettere 1,25 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, per quella che è la prima vendita debitoria internazionale dallo scorso mese di gennaio. I bond in questione prevedono una scadenza nel 2023 (undici anni di durata per la precisione) e un rendimento iniziale pari a 2,625 punti percentuali, come annunciato in via ufficiale dal Dipartimento del Tesoro brasiliano.

Il prezzo, inoltre, è stato fissato in 99,456 centesimi di dollaro. Tra l’altro, il ritorno economico appena menzionato è il più basso in assoluto che il governo di Brasilia ha scelto per uno strumento finanziario simile. Già all’inizio di quest’anno, in concomitanza con l’ultima emissione dello stesso tipo da parte del paese carioca, si rifletteva su come diversificare il portafoglio con i titoli dei Carbs (l’acronimo che sta a indicare paesi come Canada, Australia, Russia, Brasile e Sudafrica). A distanza di mesi, il Brasile rappresenta ancora una occasione allettante di investimento.

La forte domanda per titoli dei mercati emergenti di buona qualità è uno dei motivi che deve aver convinto il governo locale a puntare su bond di lungo termine. Stavolta, poi, l’importo complessivo è molto più alto rispetto a quello di gennaio, quando ci si fermò a 825 milioni di dollari; il rendimento di allora fu più alto, 4,875 punti percentuali, ma poi i titoli in questione sono calati fino al 2,29%, più o meno come il valore che è stato scelto nel corso della giornata odierna. L’intera gestione della vendita è stata curata da due banche, vale a dire Deutsche Bank e Btg Pactual. Un altro bond brasiliano, infine, risale al mese di aprile, ma fu denominato nella valuta locale.

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