Investire in titoli di Stato ungheresi

Le ultime aste obbligazionarie dell’Ungheria non sono state troppo esaltanti, eppure gli investitori non residenti e quelli stranieri stanno dando molta fiducia alla nazione magiara: non è un caso, infatti, che gli investimenti in questione siano stati pari a quasi 116 miliardi di fiorini (circa quattrocento milioni di euro per la precisione), a conferma di una netta predilezione nei confronti di questi titoli di Stato. I dati in questione si riferiscono allo scorso mese di settembre e sono stati messi a disposizione dall’Akk (Államadósság Kezelő Központ), vale a dire l’agenzia ungherese che si occupa della gestione del debito del governo di Budapest.

In questa maniera, i titoli azionari di tali soggetti sono saliti a oltre 4.800 miliardi di fiorini, per un valore totale di 17,1 miliardi di euro alla data del 30 settembre. Un altro elemento che non lasciava presagire a traguardi di questo tipo è quello di tipo valutario, dato che esattamente un mese fa erano state stilate previsioni di indebolimento per il fiorino ungherese. I soggetti stranieri hanno però approfittato degli alti rendimenti dei titoli di Stato, con ben 587 miliardi di fiorini per quel che riguarda gli acquisti del periodo compreso tra luglio e settembre scorsi.

La quota detenuta dagli investitori non ungheresi è quindi salita al 27,5%, con un incremento molto più consistente rispetto allo stesso arco temporale di un anno prima. Il 1° ottobre, inoltre, si è raggiunto un nuovo picco storico da questo punto di vista. Come ha riferito Akk, il principale contributo è giunto dai mesi di luglio e agosto, mentre settembre ha fatto registrare anche una lieve diminuzione degli acquisti al dettaglio. Da aprile scorso, il governo di Budapest ha avviato diverse misure volte a far ripartire l’economia magiara, non soltanto gli acquisiti di titoli di Stato, i finanziamenti aggiuntivi per la Tesoreria locale ne stanno già risentendo in positivo.

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