Investire in titoli di Stato ungheresi

Le ultime aste obbligazionarie dell’Ungheria non sono state troppo esaltanti, eppure gli investitori non residenti e quelli stranieri stanno dando molta fiducia alla nazione magiara: non è un caso, infatti, che gli investimenti in questione siano stati pari a quasi 116 miliardi di fiorini (circa quattrocento milioni di euro per la precisione), a conferma di una netta predilezione nei confronti di questi titoli di Stato. I dati in questione si riferiscono allo scorso mese di settembre e sono stati messi a disposizione dall’Akk (Államadósság Kezelő Központ), vale a dire l’agenzia ungherese che si occupa della gestione del debito del governo di Budapest.

A Hong Kong si pensa a un Etf legato alla Borsa locale

L’ente regolatore cinese per i titoli azionari è pronto a lanciare degli Exchange Traded Fund collegati ai prodotti della Borsa di Hong Kong: si tratta di una mossa importante, la quale testimonia come l’ex Impero Celeste voglia seriamente ottenere una vera e propria liberalizzazione del settore finanziario. In effetti, non bisogna dimenticare che la nazione asiatica è attualmente interessata da una serie di importanti riforme, le quali consentono di incrementare il coinvolgimento straniero nei locali mercati dei capitali. Ecco allora che la prossima settimana sarà decisiva per l’approvazione del piano che farà debuttare proprio questo Etf legato alle azioni di Hong Kong.

Il Ghana emette bond triennali per sostenere la propria valuta

La banca centrale del Ghana è pronta a emettere titoli obbligazionari a tre anni per un importo complessivo di trecento milioni di cedi: si tratta di una cessione di bond che è stata pensata appositamente sia per gli investitori domestici che per quelli stranieri, con un’asta apposita. Secondo lo stesso istituto di credito africano, la quotazione a cui si sta facendo riferimento ha l’obiettivo di sostenere le commissioni più urgenti del governo di Accra, anche se non sono pochi quelli che vi hanno intravisto una mossa e un intervento per stabilizzare la debole valuta locale, magari attraendo il maggior numero di dollari dagli investitori esteri. La banca, inoltre, ha fortemente bisogno di rimpinguare le proprie riserve interne e ha intenzione di venire incontro alla crescente richiesta di valuta straniera.

Etn: anche la Borsa di Tel Aviv è pronta al debutto

Anche la Borsa israeliana decide di lanciarsi nell’avventura degli Exchange Traded Notes: i primi Etn, strumenti debito di tipo senior, senza garanzie e non subordinati, saranno quotati presso il Tel Aviv Stock Exchange nel corso del prossimo mese, in modo che gli investitori possano essere in grado di speculare sui principali gruppi industriali del paese. L’annuncio ufficiale è giunto direttamente da Ester Levanon, amministratore delegato della stessa piazza mediorientale. Come verranno strutturati esattamente questi prodotti? I settori coinvolti saranno tra i più diversi e tra di essi si possono ricordare l’energia, le telecomunicazioni, la tecnologia e il comparto biomedico, una circostanza confermata dallo stesso Levanon. Si tratta soltanto della prima emissione in assoluto di questo tipo, dunque si può pensare che ve ne saranno delle altre in futuro: il mercato in questione è fortemente intenzionato ad attrarre nuovi sottoscrittori e strumenti, così da ottenere il massimo profitto possibile anche dai soggetti di nazionalità straniera.