Qatar ed Emirati Arabi, gli approdi sicuri per un investimento

Qatar e Abu Dhabi, sono queste le due piazze finanziarie arabe su cui si concentrano le maggiori attenzioni degli investitori: si tratta, rispettivamente, dell’economia mondiale col più rapido ritmo di crescita e del centro in cui gli obbligazionisti preferiscono collocare i loro prodotti. In pratica, si sta parlando delle due più valide alternative al continente europeo, funestato da una crisi del debito senza precedenti. Nel dettaglio, il rendimento medio dei bond del Golfo Persico è sceso di tre punti base (-0,003%) nel corso dell’ultimo mese, attestandosi a quota 4,719 punti percentuali, secondo quanto rilevato da Hsbc. I ritorni economici relativi ai titoli sovrani del Qatar denominati in dollari hanno invece sfiorato i loro minimi la scorsa settimana: il confronto più interessante è stato senza dubbio quello con i medesimi strumenti messi a disposizione dalla Polonia e dall’Ungheria.

UGF Banca: Idea Young e l’Albero per i più giovani

Unipol Gruppo Finanziario, istituto che è meglio conosciuto col nome di Ugf Banca, vanta una delle offerte finanziarie più interessanti per quel che riguarda le fasce giovani di età: i prodotti a cui fare riferimento in questo caso sono due, vale a dire L’Albero e Idea Young. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio. L’Albero non è altro che un libretto di risparmio che è stato appositamente ideato per venire incontro alla gestione dei bambini fino ai dodici anni di età, un modo per cominciare a pensare sin da subito al futuro con le certezze e le sicurezze del presente. Come è strutturato esattamente questo libretto?

Spread Bund-Btp, le tensioni si allentano

La Banca Centrale Europea sta cominciando a intervenire in maniera massiccia e i primi effetti cominciano ad essere evidenti: in particolare, hanno destato molto interesse le acquisizioni di titoli di Stato del nostro paese e della Spagna, una operazione che ha reso molto meno nervosi i mercati in cui vengono scambiati i titoli obbligazionari, ma anche i Buoni del Tesoro Poliennali, ormai in evidente difficoltà da tempo. Lo spread tra questi ultimi e i Bund tedeschi a dieci anni è sotto stretta osservazione e i recenti record negativi avevano messo in allarme, dato che era stata superata addirittura la soglia dei quattrocento punti base. Ora, invece, le acque sembrano meno agitate e i livelli in questione hanno raggiunto delle dimensioni più accettabili. Il differenziale ha cominciato a ridursi fino a un minimo di 284 punti, per poi rialzarsi nuovamente, ma con un livello di 302 punti che fa comunque ben sperare per il futuro più immediato; questo valore andrà comunque monitorato in maniera costante e precisa, dato che i continui sbalzi sono così imprevedibili che nuove situazioni al limite non sono di fatto escluse.

Conti deposito e pronti contro termine sempre più appetibili

Ormai da diverse settimane nel nostro Paese i risparmiatori si sono accorti che l’investimento in titoli di Stato non è più “tranquillo” come un tempo. La speculazione è stata tale che da ieri è addirittura intervenuta la Bce, Banca centrale europea, nell’acquistare titoli di Stato italiani e spagnoli per arginare le pressioni speculative sui rispettivi debiti sovrani, e per far scendere di conseguenza il differenziale di rendimento con il Bund tedesco. Di riflesso si è alla ricerca di porti sicuri dove investire, che non comportino oscillazioni di mercato, e che offrano, anche se basso, un rendimento chiaro, certo e senza brutte sorprese. Ecco che allora la liquidità, con la Borsa che tra l’altro è sempre più “pericolosa” e rischiosa, sta tendendo a confluire in prodotti del risparmio postale, come ad esempio i buoni fruttiferi, ma anche nei pronti contro termine.

Investimenti fotovoltaico: TerniEnergia, contratto factoring con Enel

Nell’ambito dei progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici, TerniEnergia S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore delle rinnovabili, ha siglato un contratto di factoring con Enel.factor, società finanziaria di Enel S.p.A.. A darne notizia in data odierna, martedì 9 agosto del 2011, è stata proprio TerniEnergia nel precisare come il contratto riguardi la cessione “pro soluto”, per un controvalore totale pari a 12 milioni di euro, di crediti che derivano dall’attività di realizzazione di impianti fotovoltaici. L’operazione, ha altresì aggiunto TerniEnergia con un comunicato ufficiale, si va ad aggiungere ad un altro contratto di factoring “pro soluto” in essere, quello che, per un plafond pari a 30 milioni di euro, è stato stipulato con la società MPS Leasing & Factoring S.p.A..

Cattolica Assicurazioni: premi danni in crescita nel primo semestre

Nel primo semestre del 2011 la raccolta premi consolidata di Cattolica Assicurazioni si è attestata a 2,08 miliardi di euro, frutto di un +2,1% di crescita dei premi danni, e di un -39,7% della raccolta del ramo vita. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati H1 2011 da parte del Consiglio di Amministrazione, da cui è in particolare emerso, tra l’altro, un andamento positivo per quel che riguarda la gestione industriale. Rispetto al 30 giugno dell’anno 2010, l’utile netto consolidato H1 2011 di Cattolica Assicurazioni si è attestato a 25 milioni di euro, che salirebbero a 38 milioni di euro escludendo due voci: l’effetto legato alla maggiorazione dell’aliquota sull’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), e la svalutazione dei titoli di Stato della Grecia.

Agenzie di rating bocciano le economie occidentali

In America come in Europa aleggia lo spettro di una nuova fase di rallentamento dell’economia, che potrebbe sfociare in una nuova fase di recessione. Anche per questo l’Agenzia di rating S&P nello scorso weekend ha abbassato il rating sul debito dell’America. Gli Stati Uniti, per la prima volta nella loro storia, non hanno più la tripla AAA, il che significa che non è più il Paese più affidabile al mondo nel rimborsare il proprio debito. L’innalzamento del tetto sul debito, raggiunto a fatica nei giorni scorsi, non è così passato inosservato a fronte di un’economia statunitense che è ancora fragile e che, con a capo l’Amministrazione guidata dal Presidente Barack Obama, è chiamata per i prossimi anni ad affrontare delle sfide difficili.

Lituania: Bank Snoras investirà nei Basketball Bond

La Lituania non vanta grandissime tradizioni sportive, tranne che nel basket: il campionato nazionale è pronto a riprendere il via ed è proprio per questo motivo che Bank Snoras, uno dei principali istituti di credito del paese, ha deciso di offrire un innovativo metodo di investimento sicuro. Si tratta, in pratica, di una nuova opportunità volta a sfruttare i cosiddetti Basketball Bond. Il rendimento dei prodotti in questione sarà tanto più ampio quanto maggiore sarà la posizione del team nel campionato di questo sport; nel caso, poi, di una vittoria di medaglie d’oro da parte della squadra nazionale, allora il ritorno economico dei titoli arriverà fino al 20% della somma investita inizialmente. Lo strumento è quindi pensato appositamente per i fan accaniti della pallacanestro, ma non solo.

L’irresistibile fascino delle obbligazioni norvegesi

Gli investitori alla ricerca di prodotti sicuri e senza alcun rischio default possono fare affidamento su un paese ben preciso, la Norvegia: che cosa ha di tanto speciale la nazione scandinava? Anzitutto, si sta ampiamente beneficiando delle ottime performance del bund tedesco, il quale riflette il proprio andamento anche su Oslo. Le obbligazioni sovrane norvegesi vengono domandate con sempre maggiore frequenza, tanto che le disponibilità sono sempre rimaste scarse, ma sono terminate molto prima rispetto a quanto ci si aspettasse. Per ovviare a queste mancanze sono stati adottati altri accorgimenti. Ad esempio, la Banca Europea per gli Investimenti ha deciso di incrementare l’emissione di titoli obbligazionari relativa a questa emissione, tanto che l’importo iniziale di un miliardo è stato innalzato di altri 250 milioni di corone norvegesi.

Caffè, le gelate dei raccolti minacciano i contratti futures

Le piantagioni di caffè del Brasile sono a forte rischio: mentre qui da noi l’estate imperversa, nello stato sudamericano è inverno, tanto che i raccolti della preziosa commodity potrebbero nuovamente essere soggetti a pericolose gelate. Già due mesi fa si era verificato un episodio simile, ma i danni furono limitati a un’area non molto estesa, ma stavolta il clima non sarà così clemente. Il gelo sta infatti coinvolgendo il Minas Gerais, la regione da cui proviene ben il 50% del caffè totale brasiliano. La parte meridionale della nazione, inoltre, è stretta dalla morsa delle temperature più rigide e anche questo elemento rappresenta un problema, visto che si tratta della zona in cui domina nettamente il settore primario. I raccolti potrebbero dunque essere negativi, con tutte le conseguenze negative anche dal punto di vista degli investimenti finanziari: le notizie non sono ancora certe e non è detto che il disastro sia dietro l’angolo, ma comunque le principali piazze hanno già cominciato a reagire in maniera piuttosto nervosa.

CheBanca! Pronti contro termine: i nuovi tassi

Il 3,50% annuo lordo, ovverosia il 3,06% annuo netto, per i PCT, i Pronti Contro Termine. Ad offrire questo interessante rendimento è CheBanca!, la Banca per tutti del Gruppo Mediobanca, a fronte di rendimenti validi per le attivazioni fino al 15 settembre del 2011. Inoltre, ci sono i Pronti Contro Termine a quattro mesi che rendono il 2,75% annuo lordo, ovverosia il 2,40% annuo netto, mentre a due mesi i PCT di CheBanca rendono attualmente il 2,25% lordo, ovverosia l’1,96% netto. Investire in PCT, lo ricordiamo, significa investire a basso rischio a fronte di un tasso chiaro, certo e noto alla stipula. Alla scadenza l’investitore riceve il capitale più gli interessi maturati; il taglio minimo per gli investimenti in PCT con CheBanca! è pari a 5.000 euro e poi a salire a multipli di 1.000 euro a fronte del possesso del Conto di Deposito di CheBanca!.

Assicurazioni Generali: risultato operativo H1 2011 in crescita

Grazie al risultato del segmento danni, cresciuto del 36,6%, il Gruppo assicurativo Generali nel primo semestre del 2011 ha riportato una crescita del risultato operativo del 12,7% a 2,4 miliardi di euro. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati H1 21011 da parte del Consiglio di Amministrazione, da cui è in particolare emersa una crescita generalizzata delle performance industriali. In particolare, il risultato operativo vita nel periodo è cresciuto del 6,1% a 1,7 miliardi di euro a fronte di un utile netto che si è attestato comunque in contrazione, dai 873 milioni di euro dell’H1 2010 ai 806 milioni di euro al 30 giugno del 2011; questo, in particolare, per effetto di svalutazioni nette per complessivi 283 milioni di euro legate alle obbligazioni della Grecia ed alla partecipazione in Telco. Bene i premi danni nel semestre, che crescono del 2% grazie allo sviluppo delle linee auto e retail in accordo con quanto messo in risalto da Generali S.p.A. con una nota.

Titoli di Stato: 10 agosto 2011, la nuova asta di Bot

Bot a ferragosto in arrivo! Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, ha reso noto nella giornata di ieri, venerdì 5 agosto del 2011, d’aver disposto una nuova asta di titoli pubblici. Dopo le speculazioni sul debito sovrano italiano, ed i crolli di Borsa, la nuova asta di titoli pubblici è molto importante per tastare il polso e la fiducia degli investitori e dei risparmiatori. In particolare, sarà importante sia il dato relativo ai rendimenti con cui i titoli saranno collocati, sia il rapporto tra la domanda e l’offerta del MEF. Nel dettaglio, mercoledì prossimo, 10 agosto del 2011, con data di regolamento fissata per il 15 agosto del 2011, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a dodici mesi, mentre il Bot trimestrale, a seguito di assenza di specifiche esigenze di cassa, anche stavolta non sarà offerto.

Gabetti convoca Assemblea Straordinaria Azionisti

Ai fini della copertura delle perdite, il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Property Solutions, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore immobiliare, ha deliberato per la convocazione per l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti. A darne notizia è stata la società in concomitanza con l’esame e l’approvazione, sempre da parte del CdA di Gabetti Property Solutions, dei dati del primo semestre del 2011, caratterizzati da un forte rialzo dell’Ebitda, pari al 56% rispetto allo stesso periodo del 2010. Bene anche l’indebitamento finanziario, che ha fatto registrare nel periodo un calo di 21,6 milioni di euro, a 147,9 milioni di euro, rispetto ai 169,5 milioni di euro di indebitamento finanziario alla data del 31 dicembre del 2010. Il risultato netto consolidato invece peggiora, passando dai -7,2 milioni di euro al 30 giugno 2010, ai -14,1 milioni di euro del primo semestre del 2011. Su questo indicatore, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Gabetti Property Solutions, hanno pesato 7,6 milioni di euro di accantonamenti per rischi e svalutazioni.