Abu Dhabi: Aabar vende bond per un miliardo di dollari

Il fondo di investimento Aabar, uno dei più attivi di Abu Dhabi, è fortemente intenzionato a quotare circa un miliardo di dollari in titoli obbligazionari: l’emissione della compagnia finanziaria andrà a riguardare, nel dettaglio, dei bond che potranno essere scambiati con azioni della casa automobilistica tedesca Daimler, di cui lo stesso fondo detiene una partecipazione del 9,1%. Come hanno annunciato i vertici aziendali, il prezzo di cambio dovrebbe essere pari a un premio del 30% da collegare poi al prezzo dell’azione Daimler. La scadenza che è stata fissata in questo caso è quella di cinque anni, in modo che i bond stessi possano “contenere” una cedola indicizzata del 3,5-4%. Gli intenti della vendita sono soprattutto di tipo corporate. Inoltre, non bisogna dimenticare che l’intera gestione dell’operazione verrà affidata a istituti di credito di primaria importanza, quali Bank of America, Morgan Stanley e Deutsche Bank.

Come spiega dettagliatamente l’avviso di Aabar, quest’ultima trae dalle obbligazioni in questione un vantaggio indiscutibile per quel che riguarda le condizioni attuali del mercato, oltre che degli attraenti finanziamenti del comparto azionario. Tra l’altro, questa compagnia ha concluso le proprie negoziazioni presso la borsa di Abu Dhabi giusto un anno fa, dunque gli investitori dovranno tenere conto anche di questo fattore. L’acquisizione di Daimler risale invece al marzo del 2009, quando furono spesi ben 2,7 miliardi di dollari: i bond quinquennali troveranno la loro giusta collocazione presso la Borsa di Francoforte. C’è infine un’ultima precisazione da effettuare.

Aabar ha condotto delle transazioni su un numero di azioni Daimler con una controparte che dovrebbe acquisire i titoli della compagnia automobilistica nello stesso momento in cui il bond verrà lanciato. Ciò potrebbe condurre, di conseguenza, a significativi volumi di trading, con la stessa Daimler che sarà probabilmente protagonista di rialzi interessanti. Non sono escluse operazioni simili per le partecipazioni italiane, vale a dire quella in Unicredit.