Nel 2012 ottimi risultati per i Catastrophe Bond

Il 2012 è stato un anno positivo e attivo per i Catastrophe Bond e, più in generale, per il mercato primario legato all’ambito assicurativo. Le emissioni complessive hanno consentito all’anno in questione, appena terminato, a diventare il secondo in assoluto per quel che riguarda il maggior volume nel giro di 365 giorni. Tra l’altro, elemento non certo da trascurare, non è stata registrata alcuna perdita, nonostante il celebre uragano Sandy minacci ancora di modificare tali statistiche. Una delle ultime quotazioni è datata quasi un mese fa, vale a dire quando Towers Watson stava per lanciare il Cat Bond Skyline Re.

Il futuro che attende i T-Bond americani

La previsione può sembrare azzardata e anticipata, ma bisogna tenerne conto: secondo il broker danese Saxo Bank, i rendimenti dei bond americani a trenta anni sono destinati a raddoppiare nel corso del 2013. Si può parlare di un dato plausibile e con un riscontro effettivo? Per capirlo, è necessari ovviamente dare uno sguardo alle ultime performance di questi strumenti finanziari, senza dimenticare i corrispondenti Etf, così da accertare una eventuale crescita nel lungo termine delle obbligazioni in questione. La volatilità è stata presente in tale andamento nel periodo compreso tra il 2008 e il 2010, poi nel corso del 2012 è stata registrata una leggera ripresa.

Tempi sempre più maturi per il sukuk tunisino

La Tunisia è pronta a introdurre nel nuovo anno e per la prima volta le proprie transazioni finanziarie relative ai bond islamici, i celebri sukuk. Già all’inizio del mese di novembre si era detto che il 2013 sarà l’anno del sukuk tunisino, ora si può approfondire la questione. L’attrazione nei confronti di questi strumenti finanziari è sempre più forte, in particolare nell’area mediorientale e dell’Africa del Nord, visto che la crisi economica globale ha imposto delle scelte ben precise. L’utilizzo nelle due regioni appena menzionate ha fatto registrare un ritmo da record nel corso del 2012, tanto che i relativi costi del debito sono calati dall’11,4 fino al 2,82% dal dicembre del 2008 ad oggi.

L’Egitto vuole ridurre le vendite di bond governativi

Il governo egiziano sta preparando nel dettaglio la vendita di circa il 60% dei propri titoli obbligazionari nel corso del prossimo trimestre: che cosa accadrà di preciso tra i mesi di gennaio e marzo? Si tratta di una parte integrante della strategia del paese africano, intenzionato a ridurre le vendite del proprio debito a lungo termine di almeno quarantanove punti percentuali, in previsione del prestito che sarà concesso dal Fondo Monetario Internazionale. Tra l’altro, è utile ricordare come qualche mese fa l’Egitto pensasse anche all’emissione di un sukuk.

Nel 2013 vi sarà l’ennesimo record per i sukuk

Le vendite internazionali di bond islamici sono destinate a raggiungere un vero e proprio record nel corso del 2013, battendo il traguardo conseguito finora: i quarantasei miliardi di dollari accumulati non sono altro che il risultato di debutti molto importanti per quel che concerne i sukuk, vale a dire quelli di paesi come Oman, Tunisia ed Egitto. La domanda di tali strumenti finanziari dovrebbe essere guidata con tutta probabilità dalla crescita degli assets bancari islamici, con un volume complessivo pari a 1,8 trilioni di dollari il prossimo anno (nel 2011 ci si è fermati a 1,3 trilioni per la precisione), grazie soprattutto al contributo di Malesia e Arabia Saudita.

La Finlandia guarda al 2013 per i suoi bond in euro

La Finlandia sta pianificando con la massima cura l’emissione di un nuovo titolo obbligazionario per un periodo che non supererà il primo semestre del 2013: in pratica, il governo di Helsinki ha intenzione di proseguire nella strada finora intrapresa, vale a dire una politica improntata a due nuovi bond denominati in euro ogni anno. Non è forte soltanto l’appeal degli Etf dei paesi scandinavi, anche questo segmento può riservare delle sorprese molto interessanti. Cerchiamo dunque di capire che intenzioni ha il paese nordico.

Le ultime obbligazioni cinesi del 2012

Una vera e propria infornata di titoli obbligazionari: la Cina è assoluta protagonista per quel che riguarda le ultime quotazioni di bond del 2012, tanto è vero che le aziende coinvolte appartengono ai settori più svariati. Cerchiamo dunque di fare un po’ di chiarezza. Anzitutto, si può cominciare con i Dim Sum Bond della provincia canadese della Columbia Britannica, la quale si è affidata ad Hsbc per la gestione dell’offerta. Passando invece ad esaminare le obbligazioni domestiche, non si può che cominciare con Bank of Beijing Company: si tratta di un lancio da trenta miliardi di yuan che riguarda il mercato interbancario e che ha già ricevuto l’approvazione da parte della banca centrale dell’ex Impero Celeste.

Taiwan ha già pianificato le emissioni di bond del 2013

Il 2012 sta ormai per terminare e anche Taiwan guarda con fiducia e ottimismo al nuovo anno: questi due sentimenti sono così forti, che il governo di Taipei sta già pianificando l’emissione dei primi titoli obbligazionari del 2013, per un importo complessivo che dovrebbe essere pari a 275 miliardi di nuovi dollari di Taiwan (circa una decina di miliardi di euro per la precisione). I prossimi tre mesi saranno decisivi in questo senso, senza dimenticare che l’ammontare appena descritto risulta essere superiore del 22,2% rispetto a quanto avvenuto nel primo trimestre di quest’anno.

Dove investire nel 2013 secondo Credit Suisse

A poco più di una settimana dall’inizio del 2013 iniziano le grandi manovre nei portafogli dei gestori internazionali. Il 2012 è stato tutto sommato un anno positivo per le borse e per i bond, nonostante la grave crisi finanziaria nella zona euro nella prima parte dell’anno e le incognite legate al fiscal cliff negli Stati Uniti. Secondo Stefan Keitel, responsabile mondiale degli investimenti di Credit Suisse, intervistato da Plus24 Il Sole-24 Ore, si aspetta ancora buone performance dei principali asset finanziari e una maggiore crescita dell’economia americana.

Anche l’Australia potrà debuttare nella quotazione di sukuk

C’è sempre una prima volta e per i sukuk questa frase sta diventando valida in moltissime occasioni. In effetti, il centro offshore malese di Labuan (l’isola principale di questo territorio federale) sta offrendo la possibilità all’Australia di lanciare i suoi primi bond islamici: in questa maniera, la nazione oceaniana potrebbe concretamente evitare le regole che sono in vigore in patria, le quali sono più che penalizzanti per i prodotti finanziari rispettosi della Legge della Shariah. Il primo semestre 2012 è stato da record per i sukuk, ma anche i restanti sei mesi non sono stati da meno.

Bond societari italiani emissioni +57% nel 2012

Il 2012 è un anno record per le emissioni di bond societari italiani. Rispetto al 2011 c’è stato un aumento del 57% delle emissioni di corporate bond per un controvalore totale di 25 miliardi di euro per oltre 30 obbligazioni emesse sul mercato del debito da parte delle maggiori società italiane quotate in borsa. L’ammontare complessivo collocato nel 2012 è di ben quattro volte superiore del totale dei bond arrivati a scadenza quest’anno, pari a 6 miliardi di euro. Le aziende italiane hanno approfittato delle ottime condizioni di mercato per finanziarsi a costi nettamente più bassi rispetto al passato.

Il rally dei Tobacco Bond americani

I Tobacco Bond emessi dagli stati americani hanno guadagnato parecchie posizioni dopo l’annuncio di alcune multinazionali del settore: Philip Morris Usa, ma non solo, è in prima linea per la distribuzione dei pagamenti relativi a un accordo del 1998, il quale coinvolge diciassette stati federali e quattro miliardi di dollari. Un esempio molto interessante è stato fornito dalla domanda di rendimenti extra da parte degli investitori finanziari per quel che concerne il titolo obbligazionario della California, visto che è stato registrato un calo pari a 0,2 punti percentuali (il ribasso mensile è invece fermo al 10%). L’annuncio ufficiale ha coinvolto anche nomi come Lorillard Incorporated e Reynolds American Incorporated, altre società che sono attive proprio nel mercato americano del tabacco.

Previsioni bond societari italiani 2013

Il 2012 sarà ricordato come un anno boom per il mercato delle obbligazioni societarie. Le emissioni sono aumentate sempre più negli ultimi mesi in tutta la zona euro, grazie alla politica monetaria espansiva della BCE e alla minore appetibilità dei bond governativi. Inoltre, la minore avversione per il rischio presente sui mercati da circa 5 mesi ha favorito il boom di emissioni da parte delle società più indebitate, che così hanno cercato di soddisfare i loro bisogni di rifinanziamento a costi decisamente pià bassi rispetto a quelli del primo semestre dell’anno.

Record europeo per il sukuk di Fwu Group

Si è ormai capito come si fa a investire correttamente nei bond islamici, ora esiste una opportunità molto interessante che ha a che fare con il continente europeo: in effetti, una delle più interessanti erogazioni di sukuk delle ultime ore ha visto come protagonista Fwu Ag Group, una società di servizi finanziari che ha sede a Monaco di Baviera. In pratica, questo gruppo tedesco ha lanciato il maggior sukuk in termini di dimensioni che sia mai provenuto da una società del Vecchio Continente. L’importo complessivo di questa offerta è pari a cinquantacinque milioni di dollari americani, un ammontare mai registrato fino ad oggi.