In rialzo i futures sulla carne bovina

I contratti futures collegati alle performance della carne bovina si sono mossi verso l’alto nel corso dell’ultima giornata di contrattazioni presso il Chicago Mercantile Exchange: nello specifico, le spedizioni di ottobre hanno fatto registrare una quotazione pari a 124,7 dollari la libbra, vale a dire 135 punti al di sopra della chiusura precedente. Le cose sono sostanzialmente cambiate da questa estate, dato che a giugno i futures su bovini e suini erano in calo a Chicago.

Ancora un calo per i futures sul gas naturale

Con l’avvicinarsi dell’inverno e delle temperature più fredde non si può non parlare dei contratti futures legati al gas naturale: gli strumenti finanziari in questione sono stati protagonisti del terzo declino negli ultimi tre giorni, a causa, in particolare, delle previsioni metereologiche, le quali hanno messo in luce come il clima sarà più caldo del normale nei prossimi giorni. Di conseguenza, si è ridotta e non poco la domanda per il gas utile al riscaldamento delle abitazioni. Dopo i rialzi di due settimane fa (il punto sui contratti futures), il gas naturale ha perso negli ultimi tempi qualcosa come due punti percentuali. Le previsioni a cui si è fatto riferimento in precedenza sono quelle degli Stati Uniti per il periodo compreso tra il 13 e il 17 ottobre.

Futures: zucchero e cacao in rialzo a New York

Sono senza dubbio lo zucchero e il cacao i due dominatori delle contrattazioni futures di ieri presso I’Intercontinental Exchange di New York, una delle principali piazze in tal senso: in particolare, i contratti relativi al cosiddetto “oro bianco” hanno raggiunto il picco più alto delle ultime otto settimane. Le quotazioni estive dello zucchero sono state a dir poco altalenanti. Ad esempio, a inizio giugno si sono registrate delle quotazioni in calo, ma poi è bastata una settimana per modificare tutto questo scenario, con la ripresa di questi stessi contratti futures.

Borsa Italiana lancia il nuovo future Mini Ftse100

Il nuovo derivato di Borsa Italiana-Lse è in rampo di lancio. A partire dall’8 ottobre 2012 sarà possibile fare trading sul future Mini Ftse 100, l’indice azionario britannico più famoso. Il contratto mini avrà chiaramente un margine molto più basso rispetto alla versione standard e sarà anche più abbordabile rispetto al mini Ftse/Mib e al mini S&P500. Il margine di negoziazione dovrebbe essere pari a 1.200 euro, mentre per il mini Ftse/Mib servono 1.800 euro. Tuttavia, non va escluso che qualche broker possa richiedere margini intraday anche più bassi per attirare nuovi clienti.

Futures sulla gomma in rialzo a Tokyo

Il 2012 degli investimenti finanziari nella gomma è stato a dir poco altalenante: a inizio anno, ad esempio, i futures sulla gomma erano in calo a Tokyo, ma i mesi successivi furono di un altro tenore, grazie alla crescita cinese. Le ultime contrattazioni sono state improntate al rialzo, con il livello raggiunto ieri che è il più alto in assoluto da quattro mesi a questa parte. Le perdite annuali sono state quindi compensate in parte, dopo che i maggiori produttori mondiali hanno cominciato a tagliare le esportazioni come non accadeva dal 2009, riducendo di conseguenza le scorte totali.

Saxo Bank lancia 5 CFD sui bond governativi

A partire dal primo ottobre 2012 la banca danese Saxo Bank ha ampliato l’offerta dei propri prodotti di CFD sui bond. I nuovi contract for difference sono particolarmente adatti per fare trading direzionale sull’evoluzione futura dei tassi di interesse. Infatti, quando si acquista un’obbligazione bisogna tener conto che prezzo e rendimento vanno nella direzione opposta. Questi CFD consentono di negoziare l’evoluzione futura dei tassi di interesse a lungo termine tra Germania, Italia e Francia, ad esempio andando lunghi (“long”) su un CFD di un paese e corti (“short”) sul CFD di un altro paese.

Futures: in rialzo i prezzi del mais

I prezzi del mais sono aumentati fino ai livelli più alti degli ultimi tre mesi: la performance in questione è stata resa possibile dall’ultimo report americano che ha messo in luce un ribasso imprevisto per quel che concerne le scorte interne, il record più basso degli ultimi otto anni, a testimonianza di come vi sia una domanda molto forte per quel che riguarda i cereali. Gli Stati Uniti rappresentano il maggior esportatore da tale punto di vista, dunque questi dati sono davvero molto importanti. Nel dettaglio, le scorte hanno raggiunto quota 988 milioni di bushel lo scorso 1° settembre, in calo di dodici punti percentuali rispetto a un anno prima.

Speculazioni cinesi sul cotone

La Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ha comminato sanzioni record ad un semisconosciuto fondo di Shanghai e al suo fondatore per speculazioni eccessive sul mercato dei futures sul cotone risalenti allo scorso inverno. Si tratta della Sheenson Investments Ltd e del fondatore Weidong Ge, ex dipendente della Cofco, colosso stale cinese che si occupa di trading sui prodotti agricoli. Secondo la CFTC il fondo avrebbe più volte superato il limite massimo di posizioni aperte consentite su due mercati dei futures.

Rialzo consistente per i futures sul rame

A inizio mese ci si chiedeva su quali commodity investire a settembre 2012: ebbene, a questa domanda si può rispondere con una valida risposta, ovvero quella che riguarda il rame, visto che il metallo in questione è riuscito a guadagnare terreno a New York sfruttando al massimo la speculazione collegata al rallentamento dei profitti per quel che concerne le compagnie industriali. È proprio questo dato, infatti, che dovrebbe costringere la Cina, maggior consumatore al mondo di rame, a introdurre nuove misure di stimolo.

Improvviso rialzo per i futures sui semi di soia

Circa tre settimane fa ci si è posti una domanda in merito agli investimenti finanziari: su quali commodity investire a settembre 2012? Un utile spunto viene offerto proprio oggi dai semi di soia, i quali sono cresciuti a causa della speculazione relativa al possibile potenziamento della domanda per quel che concerne le importazioni. Come riflesso incondizionato di questa performance, anche il grano e il mais hanno fatto registrare dei rialzi. Gli investitori hanno premiato semi di soia e petrolio lo scorso 1° settembre, ma le ultime sei settimane della commodity in questione erano state caratterizzate da ribassi continui.

IW Bank lancia 4 nuovi futures

IW Bank aumenta l’offerta di prodotti per i propri clienti interessati a negoziare strumenti finanziari derivati. Il broker online, tra i più importanti in Italia per numero di transazioni giornaliere eseguite, ha deciso di lanciare 4 nuovi prodotti. La grande novità arriva dal Dollar Index, ovvero l’indice che ha come sottostante un paniere di tassi di cambio espressi nei confronti del dollaro americano. Ogni cross rate ha un determinato peso: euro/dollaro è quello che conta maggiormente con il 57,6%, seguito da dollaro/yen (13,6%), sterlina/dollaro (11,9%), dollaro canadese (9,1%), corona svedese (4,2%) e franco svizzero (3,6%).

Il punto sui contratti futures

Una nuova settimana si sta per concludere e occorre fare il punto su quelle che sono state le principali performance dei contratti futures. Si può cominciare questo discorso con il gas naturale. In effetti, gli strumenti in questione sono riusciti a terminare la giornata di ieri con il secondo guadagno consecutivo a New York, sfruttando la speculazione che riguarda le scorte, visto che c’è la convinzione che non raggiungeranno la loro capacità massima prima che le temperature invernali facciano aumentare la domanda.

Futures: zucchero e caffè in rialzo, cala il cotone

Le performance dei principali contratti futures quotati negli Stati Uniti sono state a dir poco contrastanti: in particolare, i prezzi dello zucchero si sono consolidati al di sopra del livello più basso degli ultimi due anni, visto che gli investitori hanno focalizzato la loro attenzione sui raccolti del Brasile. Di conseguenza, l’Intercontinental Exchange di New York ha fatto registrare un +0,1% per quel che concerne le spedizioni di ottobre della soft commodity, con una quotazione complessiva di 0,1940 dollari la libbra. Lo scorso 6 settembre, invece, questa stessa quotazione era giunta fino a 0,1881 dollari, un punto che non veniva raggiunto addirittura dall’agosto del 2010 (più di due anni fa dunque).

Commodities: gli investitori premiano semi di soia e petrolio

Gli investitori finanziari che hanno focalizzato il loro portafoglio sulle commodities hanno provveduto ad accrescere le holding come non accadeva dallo scorso mese di marzo: tutto è spiegabile con il rally sensazionale fatto registrare dal petrolio (ben sei mesi di durata), senza dimenticare il guadagno piuttosto importante dei semi di soia. I futures relativi alle materie prime hanno quindi conquistato 1,3 punti percentuali nel corso di questo mese, con un totale di ben 10,72 milioni di contratti alla data dello scorso 29 agosto.