Ancora un calo per i futures sul gas naturale

Con l’avvicinarsi dell’inverno e delle temperature più fredde non si può non parlare dei contratti futures legati al gas naturale: gli strumenti finanziari in questione sono stati protagonisti del terzo declino negli ultimi tre giorni, a causa, in particolare, delle previsioni metereologiche, le quali hanno messo in luce come il clima sarà più caldo del normale nei prossimi giorni. Di conseguenza, si è ridotta e non poco la domanda per il gas utile al riscaldamento delle abitazioni. Dopo i rialzi di due settimane fa (il punto sui contratti futures), il gas naturale ha perso negli ultimi tempi qualcosa come due punti percentuali. Le previsioni a cui si è fatto riferimento in precedenza sono quelle degli Stati Uniti per il periodo compreso tra il 13 e il 17 ottobre.

L’Energy Department ha fatto sapere di attendere un incremento delle scorte in questione, fino a un livello record, almeno fino a quando la domanda non avrà cominciato a salire per il calo delle temperature. Le previsioni sul natural gas di maggio 2012 avevano fatto intuire una riconquista degli investitori da parte di tali derivati dopo la crisi del 2008, non si rischia un pericoloso ritorno al passato? Ovviamente, l’inverno è l’evento principale per quel che concerne il mercato a cui si sta facendo riferimento, ma siamo soltanto all’inizio dell’autunno, dunque è normale che le scorte siano numerose: il segmento è attualmente a un livello inferiore rispetto a quello registrato un anno fa, come rilevato da molti analisti finanziari.

Le contrattazioni di oggi presso il New York Mercantile Exchange si sono caratterizzate per un ribasso di 3,1 centesimi, vale a dire un -0,9% piuttosto evidente: l’ultima quotazione è pari a 3,365 dollari per unità termica britannica. Il confronto con il 2011, al contrario, ha fatto emergere una perdita di ben 3,3 punti percentuali, a conferma che il clima, ma non soltanto esso, ha un’influenza determinante su tali futures.

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