Futures: gas naturale in rialzo grazie alle rigide temperature

I futures collegati al gas naturale e scambiati a New York sono aumentati fino al loro picco più alto delle ultime tre settimane: gran parte del merito per questa performance positiva si deve senza dubbio alle ultime previsioni metereologiche, le quali hanno messo in luce temperature al di sotto della media e, di conseguenza, un maggior consumo di carburante. Il +4,2% fatto registrare dalla commodity in questione ha colto al balzo le ultime statistiche rese note dall’Mda Weather Services, secondo cui i valori più basso saranno riscontrati nella regione dei Grandi Laghi tra il 21 e il 25 gennaio prossimi. Un report della Us Energy Information Administration ha invece mostrato come le scorte di carburante siano scese la scorsa settimana ai minimi da febbraio del 2011.

Il meteo non può che essere influente sugli strumenti finanziari in questione: ne è un chiaro esempio quanto avvenuto a dicembre, con il clima mite che ha rallentato i futures sul gas naturale. Il cambiamento climatico sta fornendo il giusto supporto alle contrattazioni in questione, con un 2013 che potrebbe cominciare in maniera più positiva di come si è chiuso l’ultimo anno: in effetti, a ottobre ci fu una serie di cali per i futures sul gas naturale.

Entrando maggiormente nel dettaglio numerico, c’è da dire che le spedizioni di febbraio hanno fatto registrare un incremento pari a 13,4 centesimi, con la quotazione complessiva che è giunta 3,327 dollari per ogni milione di unità termiche britanniche. Le stime in questione si riferiscono al New York Mercantile Exchange. Il guadagno da un anno a questa parte ammonta invece a venti punti percentuali, mentre quello settimanale si è fermato all’1,2%. Anche le spedizioni di marzo hanno riservato buone performance, con un +0,9% che fa chiaramente intendere come anche il primo mese della primavera dovrebbe essere caratterizzato da basse temperature e dalla necessità di gas.

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