In ripresa i contratti futures sullo zucchero

I contratti futures relativi allo zucchero sono riusciti a risollevare il loro rally dopo una breve pausa dovuta, come al solito, a motivi di carattere meteorologico: in effetti, bisogna considerare ancora una volta l’impatto che hanno avuto le ultime piogge sui raccolti e sulle scorte relative al Brasile, il maggior produttore a livello internazionale. Allo stesso tempo, bisogna sottolineare come il cacao e il caffè siano invece rimasti influenzati dalla pressione esercitata dalla debole domanda e dalle scorte in eccesso. Entrando maggiormente nel dettaglio delle contrattazioni finanziarie, c’è da dire che i futures che osservano da vicino le performance dello zucchero grezzo hanno fatto registrare un rialzo di 0,98 punti percentuali, attestandosi a quota 19,98 dollari la libbra.

CONTRATTI FUTURES: CAFFE’ E ZUCCHERO IN CALO
In particolare, si tratta delle spedizioni del prossimo mese di luglio, con il prezzo in questione che ha anche superato i venti dollari. Per quel che concerne invece le scadenze del mese di ottobre, queste ultime sono passate da 19,75 a 19,94 dollari la libbra. La soft commodity in questione è cresciuta di 4,5 punti percentuali nel corso di questa settimana, mettendo fine a quattordici giorni di perdite che non sembravano avere fine. Secondo alcuni analisti finanziari, comunque, l’impressione è che il mercato di riferimento non darà spazio ad alcun tipo di ripresa, tenendo soprattutto conto di quanto accade in territorio brasiliano.

FUTURES: ULTIME QUOTAZIONI IN CALO PER ZUCCHERO, CAFFE’ E CACAO

Tra l’altro, lo Us Climate Prediction Center ha avvertito due giorni fa circa il fatto che esiste il 50% di possibilità che il fenomeno meglio noto come El Niño possa coinvolgere l’Asia sud-orientale e l’Australia. La giornata di ieri, infine, è stata caratterizzata dalla revisione al rialzo delle stime di Kingsman Sa: il surplus globale di zucchero dovrebbe raggiungere i 9,3 milioni di tonnellate complessive per quel che concerne i raccolti del 2012-2013, con un aumento che è stato di ben sessantatre punti percentuali.

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