Cacao, i futures scendono ai livelli di gennaio

I contratti futures relativi al cacao sono scesi al loro livello più basso dallo scorso mese di gennaio a causa degli ultimi segnali sulla commodity, con la domanda prevista in forte rallentamento: la produzione mondiale della pianta in questione potrebbe infatti superare la domanda complessiva di 110mila tonnellate, come stimato dalla compagnia Asset & Resource Management Company. Le scorte, le quali sono monitorate in maniera costante dall’Intercontinental Exchange di New York, sono destinate a crescere fino a quasi 5,5 milioni di sacchi, il record maggiore dal mese di maggio del 1999.

DALLA NESTLE’ NUOVI STIMOLI PER LE QUOTAZIONI FUTURE DEL CACAO
L’ingrediente essenziale per il cioccolato, inoltre, è aumentato di 5,2 punti percentuali nel corso del primo trimestre del 2012, a causa soprattutto della speculazione relativa al clima maggiormente umido e ai raccolti della Costa d’Avorio, il maggior coltivatore al mondo. Gli investitori sembrano comunque essere rassicurati dal fatto che i raccolti ivoriani non provocheranno nessuno shock dei prezzi. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che i contratti futures, più precisamente le spedizioni del prossimo mese di maggio, hanno ceduto il 2,2%, attestandosi a quota 2,096 dollari la tonnellata. Si tratta del sesto declino consecutivo, il rally negativo più lungo dallo scorso 9 dicembre. Il prezzo in questione, inoltre, aveva anche toccato i 2,060 dollari.

FUTURES: LE ULTIME QUOTAZIONI DI ZUCCHERO, CAFFE’ E CACAO

Tra l’altro, le precipitazioni che si stanno registrando nello stato africano sono perfettamente nella norma e lo stesso dovrebbe valere anche per il mese di aprile; questo vuol dire che le zone di coltivazione del cacao dovrebbero avere come garantita una buona dose di acqua. Per quel che concerne le altre soft commodities, c’è da sottolineare come i futures sul caffè siano calati dell’1,8% sempre a New York, mentre quelli relativi allo zucchero grezzo (il riferimento deve andare alle spedizioni di luglio) sono aumentati di 0,3 punti percentuali, fissando la quota totale a 23,52 centesimi la libbra.

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