Il presidente del consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano, Andrea Bonomi, si è detto fiducioso di poter chiudere le trattative con i sindacati sugli esuberi entro soli 40 giorni. Bonomi ha affermato di avere in essere un dialogo “costruttivo” con i sindacati, sottolineando come “il processo sia partito bene” e sperando che “sia anche veloce, e quando dico veloce intendo una quarantina di giorni”. Le dichiarazioni sono state raccolte a margine del recente workshop Ambrosetti a Cernobbio.
L’Egitto pensa anche all’emissione di un sukuk
Non solo bond governativi: l’Egitto è fortemente deciso a rilanciare la propria economia e l’ultima conferma è giunta dalle dichiarazioni del primo ministro Hesham Qandil, secondo cui la nazione africana starebbe pianificando nel dettaglio la vendita di un titolo obbligazionario islamico. L’esigenza di tale sukuk si è resa necessaria alla luce della nuova legislazione che andrà a riguardare gli strumenti di debito, con i prossimi tre mesi che saranno decisivi in questo senso. Lo stesso Qandil ha precisato di aver pensato soprattutto a quegli investitori che sono intenzionati a sfruttare il prodotto in questione, ma che attualmente ancora non possono farlo.
Il fondo immobiliare Mhrec fa acquisti a Milano
Mhrec, il fondo istituzionale che viene gestito dalla società di gestione del risparmio Hines Italia, ha deciso di fare acquisti a Milano: l’immobile su cui sono stati puntati si trova in Via Melchiorre Gioia e la sua proprietà è di un fondo di nazionalità tedesca, vale a dire Deka-ImmobilienGlobal. Si tratta di una struttura che è stata edificata quarantadue anni fa per opera dell’architetto Marco Zanuso e che include tra le sue caratteristiche una superficie pari a ventimila metri quadrati, con due porzioni per quel che concerne le destinazioni a cui fare riferimento.
Rating S&P non influenzati da decisioni BCE
L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s non si è rivelata particolarmente turbata dalle decisioni della Banca Centrale Europea di prevedere degli acquisti illimitati di titoli di Stato, qualora un Paese membro ne faccia richiesta, al fine di stabilizzare le relative quotazioni. Stando a quanto affermato dall’agenzia, infatti, l’iniziativa dell’istituzione monetaria continentale potrebbe contribuire a stabilizzare il mercato obbligazionario primario dell’eurozona, ma non riuscirà a incidere in maniera significativa sulla capacità dei singoli Stati di proseguire lungo la tortuosa strada delle riforme.
Mizhuo ha ancora fiducia nei derivati
Mizhuo Financial Group, la terza banca del Giappone per quel che riguarda le dimensioni, sta pianificando nel dettaglio la propria espansione relativa al settore degli strumenti derivati: tale novità dovrebbe riguardare, nel dettaglio, il territorio statunitense, come è stato sottolineato da John Koudounis, presidente e amministratore delegato della divisione americana. In pratica, l’istituto di credito nipponico sta focalizzando la propria attenzione sul business in questione, dopo aver notato che la piattaforma globale dei derivati ha fatto registrare una crescita importante, nonostante gli errori e i dissesti degli ultimi anni.
Seat Pagine Gialle completa la propria ristrutturazione
Dopo aver perfezionato la fusione con Lighthouse, la ristrutturazione finanziaria di Seat Pagine Gialle è ancora più completa: la spa, infatti, ha completato tutte le operazioni di rifinanziamento per quel che concerne il relativo contratto, con un accordo che è stato sottoscritto anche con l’istituto britannico Royal Bank of Scotland. Che cosa prevede, ora, il futuro della compagnia editoriale? Nel dettaglio, è stata stabilita una linea di credito nuova di zecca e a termine, il cui importo sarà pari a circa seicento milioni di euro, senza dimenticare la linea di credito rotativa, il cui ammontare preciso è di novanta milioni.
Fastweb esce dal business della tv via internet
A partire dal prossimo 5 novembre gli abbonati Fastweb non potranno più accedere ai canali Sky (già dal 4 ottobre) e al resto della propria offerta Iptf. La motivazione in una lettera che la compagnia del gruppo Swisscom ha inviato ai propri utenti: “Gentile Cliente dal 5 novembre il servizio Iptv (Internet Protocol Television) di Fastweb cessa di esistere”. Una notizia non completamente nuova, visto e considerato che era nell’aria dalla scorsa primavera, e che ora è arrivata ad essere pienamente ufficiale e presto operativa.
“Fastweb aveva lanciato l’Iptv nel 2001” – ricorda il Corriere della Sera, che ha brevemente ricostruito la genesi del progetto – “La speranza era di rivoluzionare il mercato permettendo di ricevere con un solo decoder sia tutti i canali gratuiti disponibili sulle reti digitali terrestri, sia le offerte di pay -tv. Un’idea che sembrava buona, seguita dal tentativo di creare un proprio palinsesto”.
Obbligazione a cedola fissa per Atlantia
Atlantia, la spa romana celebre per la gestione delle tratte autostradali, ha messo a disposizione a partire da oggi un bond di importo pari a 750 milioni di euro, uno strumento finanziario che beneficerà di una durata complessiva di sette anni e mezzo. Il prestito in questione è stato collocato in maniera proficua presso investitori ben precisi, vale a dire quelli istituzionali, con tanto di chiusura anticipata. In aggiunta, altro dettaglio di non poco conto, gli ordini sono riusciti a superare gli otto miliardi di euro, visto che si è registrato un contributo molto importante per quel che concerne gli investitori di nazionalità britannica, tedesca e francese (il 72% del totale per la precisione).
Titolo Unicredit promosso da Cheuvreux
Unicredit continua ad essere uno dei titoli migliori a Piazza Affari e anche oggi segna un robusto rialzo, a poco più di un’ora e mezza dalla chiusura delle contrattazioni alla borsa di Milano. Le azioni della banca di Piazza Cordusio stanno beneficiando della promozione ricevuta da Cheuvreux, sebbene il titolo non sia il preferito tra i bancari italiani per il broker francese. Cheuvreux ha alzato il target price di Unicredit a 3,4 euro dalla precedente valutazione di 3 euro, pur mantenendo un rating piuttosto basso.
Da Crèdit Suisse un certificato collegato al Ftse Mib
Trigger Equity Index Linked Securities due 2015 linked to the FTSE MIB Index: è questa la denominazione del nuovo certificato di investimento che da tre giorni Crèdit Suisse ha collocato presso Borsa Italiana. Un nome piuttosto lungo, ma che fa già intuire quali sono le caratteristiche fondamentali di tale strumento. Anzitutto, la scadenza fissata nel 2015 (la durata è quindi triennale), ma anche lo stretto collegamento alle performance dell’indice Ftse Mib. L’emittente svizzera ha scelto, come accade di consueto in questi casi, il segmento Sedex, puntando sulla liquidazione monetaria e sulla modalità europea di esercizio. Il codice Isin di riferimento, inoltre, è CH0183167953.
Del Vecchio riduce vendite Luxottica
Leonardo Del Vecchio, patron di uno dei più importanti gruppi al mondo nel settore dell’occhialeria, ha compiuto un mezzo passo indietro. Invece di vendere il 7% della società sul mercato, come aveva originariamente preventivato, il numero 1 del gruppo ha optato per un atteggiamento più mite, collocando sul mercato il 3,8 per cento della propria partecipazione nella Luxottica, per un incasso pari a 486 milioni di euro. La cessione è avvenuta ad un prezzo pari a 27 euro per azione, per un controvalore che potrebbe ora essere reinvestito nella lotta che coinvolge Mediobanca e Generali.
Che cosa sono le agenzie di rating
Le agenzie di rating sono finite sotto accusa durante le recenti crisi finanziarie. Nel 2008 furono accusate di non aver valutato correttamente i mutui subprime, a quel tempo giudicati con un rating di massima affidabilità, che poi misero in ginocchio l’intero sistema finanziario mondiale. Nel 2010 hanno invece iniziato a ridurre pesantemente i rating degli stati sovrani europei, facilitando la speculazione ribassista sull’euro e sugli spread. Ma cosa sono esattamente le agenzie di rating: multinazionali in conflitto di interesse in grado di distruggere un paese o scrupolosi valutatori del rischio?
Il Brasile punta sui bond denominati in dollari
Ci si sta chiedendo spesso ultimamente come investire nei paesi emergenti nel secondo semestre del 2012: ebbene, una opportunità è stata messa a disposizione oggi da uno dei cardini del gruppo Bric, il Brasile. Nel dettaglio, la nazione sudamericana ha provveduto a emettere 1,25 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, per quella che è la prima vendita debitoria internazionale dallo scorso mese di gennaio. I bond in questione prevedono una scadenza nel 2023 (undici anni di durata per la precisione) e un rendimento iniziale pari a 2,625 punti percentuali, come annunciato in via ufficiale dal Dipartimento del Tesoro brasiliano.
Riserve valutarie della Svizzera a livelli record
Il super franco resta croce e delizia per la Banca Centrale svizzera (SNB, Swiss National Bank). Da un lato rende meno appetibili le esportazioni elvetiche nel commercio internazionale, caratterizzato da una forte competitività soprattutto dei paesi emergenti grazie ai loro prodotti a basso costo; dall’altro, rende sempre più attraente la piazza finanziaria svizzera e permette di acquistare beni e servizi all’estero ad un costo basso. Un anno fa la SNB decise di ancorare la moneta svizzera all’euro al livello di 1,20, per evitare nuovi clamorosi apprezzamenti del franco.