Mercato derivati Europa

La notizia era da tempo nell’aria e, pertanto, le affermazioni da parte del Cme Group non hanno destato particolare sorpresa, quanto la gradita conferma di quanto si sospettava. Stando al Chicago Mercantile Exchange (Cme), preso nel vecchio Continente ci sarà un vero e proprio mercato dei derivati europeo, che avrà un hub a Londra. Ma cosa cambierà nel panorama internazionale? E quale potrà essere la concorrenza esercitata nei confronti di Nyse e Db? Cerchiamo di vederci più chiaro, leggendo tra le righe delle comunicazioni del Cme.

I fatti sono, rapidamente, questi: il Chicago Mercantile Exchange (Cme) ha ufficialmente confermato di aver presentato necessaria domanda presso la britannica Fsa (Financial Services Authority) per ottenere le licenze necessarie alla creazione di un hub sulla piazza di Londra, allo scopo di esercitare concorrenza con la Nyse Euronext e la Deutsche Boerse nel mercato dei derivati.

Il gruppo di Chicago, il più grande mercato del mondo per livelli di capitalizzazione, ha poi precisato che nella piattaforma europea inizialmente saranno scambiati solamente i contratti valutari, mentre per i derivati sui tassi di interesse, sulle materie prime e sugli altri strumenti finanziari, occorrerà attendere “un secondo momento”, sulla cui tempistica non è ancora stato affermato nulla.

Robert Ray, managing director per i prodotti e i servizi presso il Cme Group, ricoprirà l’incarico di amministratore delegato della nuova piattaforma, che operera’ sulla piattaforma elettronica del CME Globex e completerà le transazioni attraverso la Cme Clearing Europe lanciata nel maggio dello scorso anno. Il nuovo hub dovrebbe diventare operativo a meta’ del 2013, a Londra.

La scelta di installare un nuovo mercato nel vecchio Continente nasce per soddisfare le esigenze regionali (considerato che istituti e banche d’affari continuano a puntare sui derivati), ha dichiarato il Cme, che probabilmente vuole replicare anche in Europa la propria vasta gamma di offerta già sperimentata negli States. Rimane ora da comprendere come reagiranno i principali concorrenti.

Lascia un commento