Si è chiuso con un giro d’affari in buona crescita il primo semestre 2011 di Biancamano, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore del waste management. In particolare, i ricavi nel periodo sono cresciuti dell’8,6% a 140,8 milioni di euro rispetto ai 129,7 milioni di euro del periodo gennaio-giugno del 2010. Bene anche l’Ebit, cresciuto leggermente da 8,3 a 8,4 milioni di euro, mentre l’Ebitda segna un calo passando da 16,1 milioni a 15,6 milioni di euro. L’utile netto al 30 giugno del 2011 è positivo ma in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; si è infatti passati da 2,4 a 1,5 milioni di euro di profitti netti. Migliora la posizione finanziaria netta di Biancamano, a 123,2 milioni di euro al 30 giugno del 2011 rispetto ai 136,7 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno; mentre c’è un leggero peggioramento rispetto ai 119,3 milioni di euro di posizione finanziaria netta al 31 dicembre del 2010.
Azioni
Aumenti di capitale: K.R.Energy deposita Prospetto Informativo
K.R.Energy S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante, in qualità di holding industriale, nel comparto del fotovoltaico, ha provveduto a depositare presso la Consob e Borsa Italiana il prospetto informativo e quello per la richiesta di ammissione a quotazione delle nuove azioni ordinarie legate ad un aumento di capitale da offrire in opzione agli azionisti. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio K.R.Energy S.p.A. nel precisare come l’operazione sia stata deliberata, poi con successive modificazioni, il 27 aprile del 2010 da parte dell’Assemblea degli Azionisti della società riunitasi per l’occasione in sede straordinaria. L’operazione di aumento di capitale, in particolare, è aperta a tutti gli azionisti a fronte del reperimento delle risorse che, tra l’altro, saranno funzionali anche per portare avanti il piano di risanamento della società.
Barclays, investire a leva con i nuovi Mini Futures
Investire a leva sulle piazze finanziarie può essere la soluzione giusta per affrontare la nuova crisi economica? Barclays, istituto di credito britannico di fama internazionale, ne è convinta, altrimenti non punterebbe gran parte dei propri sforzi su questo metodo specifico: in effetti, i nuovi Mini Futures Certificates della banca londinese sono stati progettati proprio a tale scopo, in modo da sfruttare in maniera piena e completa l’effetto leva di titoli azionari e indici. Un altro elemento su cui si punta molto per convincere gli investitori è lo spread tra le somme di denaro e la lettera, il quale viene proposto in una forma piuttosto contenuta e appetibile. Il funzionamento è comunque quello tipico di tutti i Mini Futures, quindi tali certificati andranno a incrementare le performance degli indici e delle azioni sottostanti, ma sarà anche possibile guadagnare mediante posizioni “short” (al ribasso).
Investimenti fotovoltaico: TerniEnergia, semestrale brillante
Si è chiuso con tutti gli indicatori economici e di business in forte crescita il primo semestre del 2011 di TerniEnergia S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, ed in particolar modo nel fotovoltaico e nell’enery saving. Il Consiglio di Amministrazione di TerniEnergia si è infatti riunito martedì scorso per esaminare ed approvare i dati al 30 giugno del 2011, caratterizzati in particolare, e innanzitutto, da un balzo dell’utile netto del 50% a 5,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2010. I ricavi nel periodo sono addirittura passati da 36,3 milioni di euro a 116,4 milioni di euro, mentre l’Ebitda e l’Ebit sono schizzati, rispettivamente, del 51,5% a 8,9 milioni di euro, e del 52,5% a 8,3 milioni di euro. Il tutto a fronte di una potenza installata che nel semestre si è attestata a 38,2 MW rispetto ai 24,2 MW al 30 giugno del 2010.
MutuiOnline: ricavi semestrali spiccano il volo
Si è chiuso in netta crescita il primo semestre del 2011 per il Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari MutuiOnline S.p.A.. Il Consiglio di Amministrazione della società ha infatti esaminato ed approvato i dati al 30 giugno del 2011, caratterizzati in particolare da un balzo dei ricavi del 51,3% a 36,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo, in particolare, grazie all’incremento pari al 78,8%, anno su anno nel semestre, del giro d’affari, della divisione BPO, e del +35,9% che ha fatto registrare la divisione Broking. Luce verde anche per il risultato operativo, balzato nel semestre del 37,8% a 14,4 milioni di euro rispetto ai 10,4 milioni di euro del primo semestre del 2010. Di riflesso, a chiusura del semestre il risultato netto attribuibile ai soci dell’Emittente ha fatto registrare un’impennata del 32,1% a 9,7 milioni di euro rispetto ai 7,3 milioni di euro del periodo da gennaio al mese di giugno dell’anno 2010.
Saras: effetti contenuti dalla crisi libica
Nel primo semestre del 2011 gli effetti legati alla crisi libica per Saras sono stati contenuti. Ad affermarlo è stato Gian Marco Moratti, il Presidente di Saras, in concomitanza con la comunicazione al mercato dei dati semestrali, caratterizzati in particolare da un giro d’affari che, a 5,3 miliardi di euro, è cresciuto del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo grazie sia all’ascesa dei prodotti petroliferi, sia ai maggiori ricavi che la società ha conseguito dai comparti della raffinazione e del marketing. Al riguardo proprio il Presidente ha sottolineato come nel primo semestre del 2011 la società abbia adottato una politica accorta per quel che riguarda l’approvvigionamento, così come effetti positivi ha generato l’integrazione commerciale tra le società del comparto marketing e la Capogruppo.
Investimenti fotovoltaico: TerniEnergia, contratto factoring con Enel
Nell’ambito dei progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici, TerniEnergia S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore delle rinnovabili, ha siglato un contratto di factoring con Enel.factor, società finanziaria di Enel S.p.A.. A darne notizia in data odierna, martedì 9 agosto del 2011, è stata proprio TerniEnergia nel precisare come il contratto riguardi la cessione “pro soluto”, per un controvalore totale pari a 12 milioni di euro, di crediti che derivano dall’attività di realizzazione di impianti fotovoltaici. L’operazione, ha altresì aggiunto TerniEnergia con un comunicato ufficiale, si va ad aggiungere ad un altro contratto di factoring “pro soluto” in essere, quello che, per un plafond pari a 30 milioni di euro, è stato stipulato con la società MPS Leasing & Factoring S.p.A..
Cattolica Assicurazioni: premi danni in crescita nel primo semestre
Nel primo semestre del 2011 la raccolta premi consolidata di Cattolica Assicurazioni si è attestata a 2,08 miliardi di euro, frutto di un +2,1% di crescita dei premi danni, e di un -39,7% della raccolta del ramo vita. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati H1 2011 da parte del Consiglio di Amministrazione, da cui è in particolare emerso, tra l’altro, un andamento positivo per quel che riguarda la gestione industriale. Rispetto al 30 giugno dell’anno 2010, l’utile netto consolidato H1 2011 di Cattolica Assicurazioni si è attestato a 25 milioni di euro, che salirebbero a 38 milioni di euro escludendo due voci: l’effetto legato alla maggiorazione dell’aliquota sull’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), e la svalutazione dei titoli di Stato della Grecia.
Agenzie di rating bocciano le economie occidentali
In America come in Europa aleggia lo spettro di una nuova fase di rallentamento dell’economia, che potrebbe sfociare in una nuova fase di recessione. Anche per questo l’Agenzia di rating S&P nello scorso weekend ha abbassato il rating sul debito dell’America. Gli Stati Uniti, per la prima volta nella loro storia, non hanno più la tripla AAA, il che significa che non è più il Paese più affidabile al mondo nel rimborsare il proprio debito. L’innalzamento del tetto sul debito, raggiunto a fatica nei giorni scorsi, non è così passato inosservato a fronte di un’economia statunitense che è ancora fragile e che, con a capo l’Amministrazione guidata dal Presidente Barack Obama, è chiamata per i prossimi anni ad affrontare delle sfide difficili.
Assicurazioni Generali: risultato operativo H1 2011 in crescita
Grazie al risultato del segmento danni, cresciuto del 36,6%, il Gruppo assicurativo Generali nel primo semestre del 2011 ha riportato una crescita del risultato operativo del 12,7% a 2,4 miliardi di euro. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati H1 21011 da parte del Consiglio di Amministrazione, da cui è in particolare emersa una crescita generalizzata delle performance industriali. In particolare, il risultato operativo vita nel periodo è cresciuto del 6,1% a 1,7 miliardi di euro a fronte di un utile netto che si è attestato comunque in contrazione, dai 873 milioni di euro dell’H1 2010 ai 806 milioni di euro al 30 giugno del 2011; questo, in particolare, per effetto di svalutazioni nette per complessivi 283 milioni di euro legate alle obbligazioni della Grecia ed alla partecipazione in Telco. Bene i premi danni nel semestre, che crescono del 2% grazie allo sviluppo delle linee auto e retail in accordo con quanto messo in risalto da Generali S.p.A. con una nota.
Tiscali: forte crescita dei clienti mobile
Una crescita del 102%, anno su anno, dei clienti mobile, a fronte di un totale dei clienti ADSL pari a 521 mila unità. Sono questi alcuni degli interessanti dati di business rilasciati dall’operatore di telecomunicazioni indipendente Tiscali in concomitanza con l’esame e l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati del primo semestre del 2011, caratterizzati in particolare da ricavi consolidati a 140,1 milioni di euro; trattasi, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Tiscali, di un dato comparabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonché in crescita del 3% considerando il confronto tra il secondo trimestre 2011 ed il primo quarto del corrente anno. Il tutto a fronte di ricavi del settore media e broadband+VoIP in espansione. Luce verde anche per l’Ebitda, che prima degli accantonamenti si è attesto a 38 milioni di euro nel semestre con un rialzo del 4,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando l’Ebitda s’era fermato a 36,3 milioni di euro.
Astaldi: utile netto semestrale cresce in doppia cifra
E’ cresciuto in doppia cifra l’utile netto semestrale di Astaldi S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, in accordo con quanto emerso dai dati semestrali esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione, Astaldi al 30 giugno del 2011 ha conseguito profitti netti a 35 milioni di euro con un incremento del 12,4% a fronte di un Ebit a +9,4% a 119,6 milioni di euro, e ricavi totali che, a 1.122,3 milioni di euro, sono cresciuti su base annua del 14,3%. A fronte di una forte accelerazione, nel periodo, degli investimenti in concessione, Astaldi al termine del semestre ha riportato una posizione netta finanziaria complessiva per 525,5 milioni di euro. Robusto è anche il portafoglio ordini che, grazie a 1,1 miliardi di euro di nuove acquisizioni, al 30 giugno del 2011 si è attestato a ben 9,1 miliardi di euro.
Mercati azionari ed obbligazionari: cresce la paura
A finire sotto i riflettori della Procura di Trani, a seguito dell’attacco speculativo, peraltro ancora in corso, sulle azioni a Piazza Affari e sui titoli di Stato, sono le Agenzie di rating, ed in particolare Standard & Poor’s e Moody’s. Le due agenzie, lo ricordiamo, hanno di recente “minacciato” di abbassare il rating sul debito pubblico italiano nel caso in cui l’economia dovesse continuare a crescere con il contagocce, ed anche nel caso in cui dovessero esserci squilibri sui conti pubblici. Le Agenzie di rating, intanto, hanno rivendicato a gran voce la loro autonomia e la loro indipendenza, ma Adusbef e Federconsumatori, due delle Associazioni di Consumatori più attive in Italia nel difendere i risparmi dei cittadini, in tempi non sospetti hanno denunciato proprio l’operato delle Agenzie di rating unitamente al fatto che la Consob si ostina a non sospendere sui mercati le vendite allo scoperto.
Enel conferma gli obiettivi 2011
Il colosso elettrico ed energetico italiano Enel S.p.A., quotato in Borsa a Piazza Affari, e facente parte dell’indice FTSE MIB, quello dei titoli ad elevata capitalizzazione, ha confermato per voce dell’Amministratore Delegato Fulvio Conti, gli obiettivi per l’intero 2011 già resi noti ed indicati al mercato. La conferma è arrivata in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati del primo semestre 2011 di Enel S.p.A. da parte del Consiglio di Amministrazione; in particolare, dai dati è emersa una crescita dei ricavi del 10,3%, passati dai 34.802 milioni di euro dell’H1 2010, ai 38.391 milioni di euro al 30 giugno del 2011. L’Ebitda è cresciuto di un modesto 0,6% a 8.929 milioni di euro, mentre l’Ebit anno su anno è sceso di un altrettanto modesto 0,2%.