La nuova manovra finanziaria 2011 del Governo di centrodestra, pari a ben 45 miliardi di euro, dimostra come il futuro sia sempre più difficile per i lavoratori non solo negli anni di attività, ma anche dopo, ovverosia quando si tratta di andare ad incassare la liquidazione, il trattamento di fine rapporto per intenderci (Tfr), ed a percepire la pensione. Le pensioni, per quel che riguarda gli importi, non sono state toccate, ma comunque è stata anticipata la misura di equiparazione uomo-donna per quel che riguarda l’età pensionabile nel settore privato; così come possono esserci problemi nell’incasso del trattamento di fine rapporto (Tfr) che, in caso di pensionamento anticipato, stando alla manovra sarà riconosciuto al lavoratore solo dopo due anni.
Gruppo Save: Aeroporto Venezia, traffico record a luglio
A Venezia, l’aeroporto Marco Polo ha fatto registrare nello scorso mese di luglio del 2011 il nuovo record assoluto di passeggeri gestiti nello scalo. A darne notizia è stato il Gruppo Save S.p.A., quotato in Borsa a Piazza Affari, precisando che nel mese i passeggeri gestiti nello scalo sono stati quasi 1,03 milioni con un balzo del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E così, per volume di passeggeri, a Venezia l’aeroporto Marco Polo è il terzo scalo italiano prima di Milano Linate, e dopo Milano Malpensa e l’aeroporto di Roma Fiumicino. Il dato, in particolare, è stato rilevato dalla sommatoria del traffico generato nel mese da ogni compagnia aerea che opera sullo scalo aeroportuale Marco Polo, ma anche presso l’aeroporto di Treviso, dove attualmente, ed in particolare dallo scorso 1 giugno del 2011, ci sono operativi alcuni vettori a seguito dei lavori di manutenzione avviati sulla pista di volo. Il tutto a fronte di infrastrutture capaci di gestire giornalmente punte di traffico fino a quasi 40 mila passeggeri.
Tassa sulle rendite finanziarie al 20%. Titoli di Stato esclusi
Con la nuova manovra da 45 miliardi di euro del Governo di centrodestra, arriva in Italia l’armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie. Innanzitutto, c’è da dire che nulla cambia per i titoli di Stato, che resteranno tassati, per quel che riguarda i rendimenti lordi, al 12,5%. Questo tra l’altro dovrebbe contribuire a rendere Bot, Ctz, Cct e Btp più appetibili rispetto ad investimenti comparabili per rischio e rendimento. Per tutti gli altri tipi di investimenti, invece, la manovra introduce l’innalzamento dell’aliquota dal 12,5% al 20%. La tassazione unica, quindi, inasprisce il prelievo su fondi, azioni ed obbligazioni, fino ad ora tassati al 12,5%, e lo alleggerisce invece sui depositi bancari e su quelli postali che sinora venivano tassati al 27%.
Biancamano: fatturato H1 2011 in crescita
Si è chiuso con un giro d’affari in buona crescita il primo semestre 2011 di Biancamano, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore del waste management. In particolare, i ricavi nel periodo sono cresciuti dell’8,6% a 140,8 milioni di euro rispetto ai 129,7 milioni di euro del periodo gennaio-giugno del 2010. Bene anche l’Ebit, cresciuto leggermente da 8,3 a 8,4 milioni di euro, mentre l’Ebitda segna un calo passando da 16,1 milioni a 15,6 milioni di euro. L’utile netto al 30 giugno del 2011 è positivo ma in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; si è infatti passati da 2,4 a 1,5 milioni di euro di profitti netti. Migliora la posizione finanziaria netta di Biancamano, a 123,2 milioni di euro al 30 giugno del 2011 rispetto ai 136,7 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno; mentre c’è un leggero peggioramento rispetto ai 119,3 milioni di euro di posizione finanziaria netta al 31 dicembre del 2010.
Aumenti di capitale: K.R.Energy deposita Prospetto Informativo
K.R.Energy S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante, in qualità di holding industriale, nel comparto del fotovoltaico, ha provveduto a depositare presso la Consob e Borsa Italiana il prospetto informativo e quello per la richiesta di ammissione a quotazione delle nuove azioni ordinarie legate ad un aumento di capitale da offrire in opzione agli azionisti. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio K.R.Energy S.p.A. nel precisare come l’operazione sia stata deliberata, poi con successive modificazioni, il 27 aprile del 2010 da parte dell’Assemblea degli Azionisti della società riunitasi per l’occasione in sede straordinaria. L’operazione di aumento di capitale, in particolare, è aperta a tutti gli azionisti a fronte del reperimento delle risorse che, tra l’altro, saranno funzionali anche per portare avanti il piano di risanamento della società.
Crisi del debito: ecco perché l’Italia non può fallire
Come si fa a salvare un Paese che ha un debito pubblico che, poco ci manca, è pari a duemila miliardi di euro? Il Paese di cui stiamo parlando, se non si fosse capito, è l’Italia! Ebbene, è praticamente impossibile parlare di salvataggio dell’Italia visto che il suo fallimento innescherebbe il “default mondiale“. Questo è quanto titola IlFattoQuotidiano riprendendo le dichiarazioni di Alain Minc, economista francese nonché uno dei consiglieri di punta di Nicolas Sarkozy, il Presidente francese. Anche per questo probabilmente la Bce nei giorni scorsi è scesa in campo facendo shopping di Btp, che si sono subito impennati sul mercato secondario provocando l’effetto benefico relativo alla riduzione dello spread con il Bund. Bene, l’Italia è un Paese non salvabile, è per i cittadini che ci vivono è un bene.
Barclays, investire a leva con i nuovi Mini Futures
Investire a leva sulle piazze finanziarie può essere la soluzione giusta per affrontare la nuova crisi economica? Barclays, istituto di credito britannico di fama internazionale, ne è convinta, altrimenti non punterebbe gran parte dei propri sforzi su questo metodo specifico: in effetti, i nuovi Mini Futures Certificates della banca londinese sono stati progettati proprio a tale scopo, in modo da sfruttare in maniera piena e completa l’effetto leva di titoli azionari e indici. Un altro elemento su cui si punta molto per convincere gli investitori è lo spread tra le somme di denaro e la lettera, il quale viene proposto in una forma piuttosto contenuta e appetibile. Il funzionamento è comunque quello tipico di tutti i Mini Futures, quindi tali certificati andranno a incrementare le performance degli indici e delle azioni sottostanti, ma sarà anche possibile guadagnare mediante posizioni “short” (al ribasso).
America Movil: Carlos Slim batte i titoli governativi messicani
Carlos Slim, il nome forse suonerà nuovo a molte persone, ma si tratta di una delle figure più carismatiche della finanza mondiale: questo miliardario di nazionalità messicana sta infatti attirando su di sé le attenzioni di moltissimi investitori, fortemente interessati a ricercare il miglior bene rifugio che li tenga al riparo dalle principali piazze, mai così turbolente come in questo preciso momento storico. La società che fa capo a questo personaggio è America Movil e la situazione attuale ha consentito addirittura una netta prevalenza dei titoli obbligazionari dell’azienda rispetto ai titoli di Stato. Slim ha battuto dunque il governo di Città del Messico? Le ultime performance dei bond consentono di rispondere in maniera affermativa a questa domanda: il ritorno economico del gruppo, attivo nel campo della telefonia mobile, ha subito un calo più sostanzioso di quello dei titoli governativi, segno che l’affidabilità economica può essere trovata più facilmente in questo tipo di strumenti.
Investimenti fotovoltaico: TerniEnergia, semestrale brillante
Si è chiuso con tutti gli indicatori economici e di business in forte crescita il primo semestre del 2011 di TerniEnergia S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, ed in particolar modo nel fotovoltaico e nell’enery saving. Il Consiglio di Amministrazione di TerniEnergia si è infatti riunito martedì scorso per esaminare ed approvare i dati al 30 giugno del 2011, caratterizzati in particolare, e innanzitutto, da un balzo dell’utile netto del 50% a 5,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2010. I ricavi nel periodo sono addirittura passati da 36,3 milioni di euro a 116,4 milioni di euro, mentre l’Ebitda e l’Ebit sono schizzati, rispettivamente, del 51,5% a 8,9 milioni di euro, e del 52,5% a 8,3 milioni di euro. Il tutto a fronte di una potenza installata che nel semestre si è attestata a 38,2 MW rispetto ai 24,2 MW al 30 giugno del 2010.
MutuiOnline: ricavi semestrali spiccano il volo
Si è chiuso in netta crescita il primo semestre del 2011 per il Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari MutuiOnline S.p.A.. Il Consiglio di Amministrazione della società ha infatti esaminato ed approvato i dati al 30 giugno del 2011, caratterizzati in particolare da un balzo dei ricavi del 51,3% a 36,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo, in particolare, grazie all’incremento pari al 78,8%, anno su anno nel semestre, del giro d’affari, della divisione BPO, e del +35,9% che ha fatto registrare la divisione Broking. Luce verde anche per il risultato operativo, balzato nel semestre del 37,8% a 14,4 milioni di euro rispetto ai 10,4 milioni di euro del primo semestre del 2010. Di riflesso, a chiusura del semestre il risultato netto attribuibile ai soci dell’Emittente ha fatto registrare un’impennata del 32,1% a 9,7 milioni di euro rispetto ai 7,3 milioni di euro del periodo da gennaio al mese di giugno dell’anno 2010.
Titoli di Stato: asta Bot 10 agosto 2011, giù i rendimenti
L’annuncio della Bce, la Banca centrale europea, relativo all’avvio di un programma di acquisto di titoli di Stato italiani e spagnoli, ha sortito sui mercati obbligazionari gli effetti sperati. Lo spread Btp-Bund, balzato nei giorni scorsi in area 400 punti, è sceso di oltre 100 punti base; siamo attualmente a quota 280 punti base circa, così come sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico, i titoli di Stato italiani non sono più oggetto, già da qualche giorno, di pesanti vendite da parte degli speculatori. Proprio oggi, mercoledì 10 agosto del 2011, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato con successo, e con una forte domanda, i Bot a dodici mesi, i cui rendimenti, rispetto alla precedente asta, sono crollati dello 0,70% circa, passando dal 3,67% al 2,96% annuo lordo.
Saras: effetti contenuti dalla crisi libica
Nel primo semestre del 2011 gli effetti legati alla crisi libica per Saras sono stati contenuti. Ad affermarlo è stato Gian Marco Moratti, il Presidente di Saras, in concomitanza con la comunicazione al mercato dei dati semestrali, caratterizzati in particolare da un giro d’affari che, a 5,3 miliardi di euro, è cresciuto del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo grazie sia all’ascesa dei prodotti petroliferi, sia ai maggiori ricavi che la società ha conseguito dai comparti della raffinazione e del marketing. Al riguardo proprio il Presidente ha sottolineato come nel primo semestre del 2011 la società abbia adottato una politica accorta per quel che riguarda l’approvvigionamento, così come effetti positivi ha generato l’integrazione commerciale tra le società del comparto marketing e la Capogruppo.
Kuwait: la GIC arricchisce la propria gamma di sukuk
La Gulf Investment Corporation del Kuwait, compagnia meglio nota con l’acronimo Gic, ha deciso di emettere ben 253 milioni di dollari in sukuk: i titoli obbligazionari in questione beneficeranno di una nuova scadenza e andranno a integrare idealmente l’offerta già esistente di 1,18 miliardi di dollari e con un arco temporale previsto di venti anni. Si tratta, a conti fatti, del secondo bond che la società finanziaria lancia nel corso di quest’anno. Non si tratta di una semplice azienda, ma di uno dei principali azionisti del Gulf Cooperation Council. In questa occasione si è deciso di puntare su una maturazione più breve rispetto a quella precedente, vale a dire cinque anni, ma bisogna anche ricordare, volendo elencare le principali caratteristiche del prodotto, il pagamento semestrale di una cedola pari al 4,9%, così come specificato in modo molto chiaro dal comunicato ufficiale.
Source: gli Etc sul palladio sono conformi alla Shariah
Gli investitori finanziari hanno ormai imparato ad associare il nome Source ad Etf ed Etc: la compagnia, la quale è proprio specializzata in prodotti di questo tipo, sta lavorando d’intesa con diverse banche, tra cui possiamo citare Bank of America, Goldman Sachs, Nomura e Morgan Stanley, oltre che con altri operatori di mercato. Le collaborazioni in questione non sono certamente casuali e sono volte a lanciare due nuovi Exchange Traded Commodities, i quali faranno espresso riferimento alle quotazioni del palladio. Come ha confermato la stessa Source, poi, gli strumenti sono conformi ai dettami della legge della Shariah, dunque si tratta di un investimento idoneo anche per la finanza islamica. I due Source Physical Platinum P-Etc hanno ricevuto una importante approvazione due settimane fa da parte del board degli Shariah Scholars.