America Movil: Carlos Slim batte i titoli governativi messicani

Carlos Slim, il nome forse suonerà nuovo a molte persone, ma si tratta di una delle figure più carismatiche della finanza mondiale: questo miliardario di nazionalità messicana sta infatti attirando su di sé le attenzioni di moltissimi investitori, fortemente interessati a ricercare il miglior bene rifugio che li tenga al riparo dalle principali piazze, mai così turbolente come in questo preciso momento storico. La società che fa capo a questo personaggio è America Movil e la situazione attuale ha consentito addirittura una netta prevalenza dei titoli obbligazionari dell’azienda rispetto ai titoli di Stato. Slim ha battuto dunque il governo di Città del Messico? Le ultime performance dei bond consentono di rispondere in maniera affermativa a questa domanda: il ritorno economico del gruppo, attivo nel campo della telefonia mobile, ha subito un calo più sostanzioso di quello dei titoli governativi, segno che l’affidabilità economica può essere trovata più facilmente in questo tipo di strumenti.

Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il ribasso subito da America Movil è stato pari a cinquantuno punti base, in relazione alla scadenza di dieci anni, mentre i titoli messicani si sono ridotti di trentacinque punti, ovviamente sempre facendo riferimento allo stesso arco temporale. A questo punto, l’interesse della società è di poco superiore a quello dei titoli di Stato e si aggira attorno al 3,66%. Il motivo per un simile successo è presto detto. Anzitutto, il gruppo di Slim vanta una liquidità davvero interessante, vale a dire circa 7,5 miliardi di dollari.

Questo dato dimostra la solidità e le dimensioni dell’azienda, la quale ha raggiunto da tempo una posizione di leadership nelle telecomunicazioni dell’America Latina e dei traguardi ragguardevoli anche per quel che concerne le aree emergenti del pianeta. Il rating, inoltre, è A2 secondo le ultime valutazioni di Moody’s, un giudizio discreto, ma soprattutto maggiore di quello governativo, giudicato due gradini al di sotto di quello appena elencato.