Valute, ottimo momento per la corona norvegese

Una celebre canzone dei Beatles si chiedeva quanto fosse buono il legno norvegese: forse non lo sapremo mai, ma di sicuro la nazione scandinava può vantare attualmente un ottimo stato di salute dal punto di vista valutario, tanto che gli investitori finanziari interessati a questa focalizzazione di portafoglio potranno trovare nella corona norvegese una soluzione piuttosto valida. La moneta in questione, infatti, così come sta accadendo anche per il franco svizzero, rappresenta la miglior scommessa economica del Vecchio Continente, a causa dell’eccessiva esposizione debitoria dell’area dell’euro. Norvegia e Svizzera non fanno parte, come è noto, dell’Unione Europea a ventisette stati, eppure beneficiano delle migliori finanze pubbliche continentali. Come hanno sottolineato molti analisti, tra l’altro, le due divise sono le alternative più credibili all’euro come riferimento di questo preciso momento storico.


Gli investitori stanno riversando sempre minor fiducia nei confronti della moneta unica a causa della crisi fiscale, in particolare: lo scetticismo circa la sostenibilità del debito è rimasto molto alto e l’euro si vede costretto a fronteggiare una sorta di disintegrazione, nonostante una buona intesa dal punto di vista tributario. Il rendimento dei bond benchmark della Norvegia si è attestato al 3,8%, un risultato sicuramente ragguardevole se si pensa alle difficoltà vissute da molte nazioni dell’euroarea; nel frattempo, poi, la stessa corona si è apprezzata di ben 3,6 punti percentuali nei confronti dell’euro, il franco svizzero addirittura del 5,5%.

Inoltre, il regno scandinavo dovrebbe far registrare un surplus di budget nel corso di quest’anno, grazie soprattutto ai finanziamenti petroliferi che raggiungeranno il 13% del prodotto interno lordo secondo una previsione del governo di Oslo. Nel caso di un interesse spiccato per il lungo termine, allora l’investitore potrà affidarsi anche alla Norvegia, preferibilmente alle azioni, che in questo momento godono di migliori performance rispetto ai titoli obbligazionari: l’approccio difensivo e l’accantonamento delle azioni cicliche sono le due soluzioni più consigliate.

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