Investire in bond societari e bancari con la crisi dell’euro

Le obbligazioni societarie sono titoli emessi da aziende private che ricorrono al mercato del debito per finanziare le loro attività. Chi possiede un bond societario (o corporate bond) diventa creditore della società emittente e ha il diritto di ricevere il rimborso a scadenza dell’importo previsto dal regolamento del prestito, più una remunerazione sul capitale (tasso di interesse). Le obbligazioni bancarie, invece, sono emesse dagli istituti di credito. Per valutare correttamente questi bond bisogna analizzare bene: prospettive di crescita dell’azienda, livello di indebitamento, rating, forza del settore di appartenenza.

I bond bancari sono al momento quelli maggiormente sotto pressione, in quanto legati quasi sempre a doppio filo con le sorti del debito sovrano del proprio paese di appartenenza. A seguito delle mosse di politica monetaria della BCE (come le operazioni di rifinanziamento LTRO), oggi la maggior parte delle grandi banche europee (ma anche le compagnie assicurative) hanno in pancia decine di miliardi di titoli di stato ad alto rischio. Chi ha già acquistato questi bond è meglio che li tenga aspettando la naturale scadenza del contratto, evitando così una forte perdita in conto capitale.

Secondo gli esperti i bond bancari potranno diventare molto appetibili se la crisi dell’euro e dei debiti sovrani dovesse stabilizzarsi, considerando anche gli sforzi compiuti da numerosi istituti di credito sul fronte del miglioramento dei ratios patrimoniali e del cosiddetto deleveraging. Il futuro resta ancora molto incerto e la diversificazione settoriale potrebbe non bastare a ridurre il rischio di portfolio. Così si guarda anche alla diversificazione valutaria, destinando una quota (20-30%) a quei bond denominati in valuta estera di paesi extra-europei con bilanci sani.

Si può guardare così al franco svizzero, al dollaro canadese, alla corona norvegese, alla corona svedese, al dollaro di Singapore, al dollaro australiano e neozelandese. Una soluzione per diversificare al meglio è quello di acquistare quote di fondi comuni di investimento di comparti “global bond”, in modo tale da diversificare sia per asset class (sovereign bond, corporate bond, high-yield bond, etc.) che per aree georgrafiche (Europa, USA, Asia, mercati emergenti).

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