Investire in bond bancari conviene?

Sono passati sei anni dal crack di Lehman Brothers, e tre anni dal momento più alto della crisi europea. Anni in cui gli istituti di credito hanno cercato di rafforzarsi nuovamente all’interno di un quadro di riferimento che a livello normativo e di governance potesse essere più stabile.Il comparto, dunque, sta godendo di molto sostegno da parte dell’Autorità monetaria e dalla politica, con una serie di condizioni che sono favorevoli all’interno del mercato del credito. Gli sforzi compiuti da autorità economiche e politiche per rinvigorire il settore finanziario e stabilire nuovi schemi di regolamentazione per le banche sono molti. Adesso, abbiamo dinanzi uno schema conservativo e maggiormente centralizzato. Questa struttura consente agli investitori di ricevere più informazioni circa la solidità dei singoli istituti attraverso i risultati della Asset Quality Review e dello stress test della Bce.

I progressi compiuti per ristabilire la fiducia nel sistema bancario si osservano più chiaramente nei rendimenti del mercato: l’ampia differenza di rendimento che esisteva nel 2011 tra i finanziari e i non finanziari si è quasi del tutto colmata all’inizio del 2013 e da allora il settore ha registrato un andamento in linea con il resto del mercato del credito, con i rendimenti aggregati che hanno continuato a diminuire anche se sono presenti aree del debito bancario e assicurativo subordinato che offrono ancora un rendimento più significativo rispetto al mercato dei titoli corporate investment grade. Abbiamo mantenuto posizioni significative nel capitale subordinato in un’ampia serie di banche europee per tutto il periodo dall’inizio della crisi finanziaria e continuiamo a considerare questo come uno dei settori che offrono il rapporto rischio/rendimento più interessante nel mercato del reddito fisso.

Conviene, dunque, investire in bond bancari? Tali obbligazioni sono state agevolate dai progressi del settore bancario, che ha fatto registrare un ottimo consolidamento. L’affidabilità creditizia di molti investimenti è stata supportata dall’erogazione di debito più junior, analizzando i progressi che gli istituti hanno compiuto, al fine di rispettare requisiti normativi di capitale più stringenti.

 

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