M&G scommette sulla fine dell’euro

Già alcuni mese fa il gruppo britannico M&G aveva sottolineato la propria posizione di forte scetticismo nei confronti della moneta unica europea. Ora ribadisce il concetto della propria scommessa contro l’euro, ritenendo che l’unica soluzione di lungo periodo della crisi europea è la fine dell’euro. A qualcuno potrà sembrare una provocazione, ma il gruppo M&G ha sempre dimostrato di essere profondamente critico nei confronti del progetto dell’unione monetaria europea. M&G scommette contro l’euro, mentre guarda con interesse agli Stati Uniti e pensia sia possibile una ripresa nel Regno Unito.

Raiffeisen acquista bond italiani

Raiffeisen Capital Management intravede segnali positivi dalla crisi dei debiti sovrani europei grazie all’annuncio del piano anti-spread della Bce, avvenuto lo scorso 6 settembre, che dovrebbe garantire una maggiore copertura ai paesi membri in caso di nuovi attacchi speculativi. Tuttavia, la casa di investimento tedesca sottolinea che permangono rischi di ricaduta, visto che sono ormai due anni che la crisi dell’euro si protrae con numerosi problemi che puntualmente si ripresentano dopo essere stati teoricamente risolti. La view di Robert Senz, a capo del reddito fisso di Raiffeisen C.M. è contrastata.

Quali bond inserire in portafoglio a settembre 2012

Il rally dei mercati di agosto ha portato maggiore entusiasmo tra gli investitori, depressi e disorientati dopo mesi trascorsi tra elevata volatilità e grande incertezza sul futuro dell’euro. Da quando sul finire di luglio Mario Draghi ha rassicurato i mercati, dichiarando di essere pronto a tutto per salvare l’euro, è avvenuto un poderoso rally di borse, bond e materie prime. Il clima di risk on ha migliorato sensibilmente la situazione sul mercato dei bond, ma restano ancora evidenti distorsioni nel rapporto rischio/rendimento di molti titoli.

Italia in recessione

Solo pochi mesi fa’ la diffusione dei dati relativi al Pil della Spagna hanno sancito una volta per tutte la reale condizione del Paese; dopo una doppia rilevazione del Prodotto interno lordo negativa oltre le soglie considerate accettabili la Spagna è stata dichiarata in recessione, anche se si sapeva da mesi ormai che il Paese era in forte difficoltà.

Previsioni Euro/Dollaro Agosto 2012

L’andamento dell’Euro/Dollaro torna a rispecchiare quello dei mercati Europei, anche se il nervosismo sul Forex è raddoppiato rispetto a quello tangibile sull’azionario.

BCE: nuovo programma acquisto Bond

L’attesa per la riunione di questa mattina della BCE è finalmente finita e dalla conferenza stampa successiva sono emersi i dettagli sulle decisioni della Banca Centrale per combattere la crisi dell’Euro.

Investire in bond societari e bancari con la crisi dell’euro

Le obbligazioni societarie sono titoli emessi da aziende private che ricorrono al mercato del debito per finanziare le loro attività. Chi possiede un bond societario (o corporate bond) diventa creditore della società emittente e ha il diritto di ricevere il rimborso a scadenza dell’importo previsto dal regolamento del prestito, più una remunerazione sul capitale (tasso di interesse). Le obbligazioni bancarie, invece, sono emesse dagli istituti di credito. Per valutare correttamente questi bond bisogna analizzare bene: prospettive di crescita dell’azienda, livello di indebitamento, rating, forza del settore di appartenenza.

Perché alcuni bond hanno rendimento negativo

La crisi della zona euro ha messo in luce un vero e proprio paradosso nel mondo dei bond, ovvero l’emissione di titoli di stato con rendimenti negativi. In questa fase di grande incertezza sui mercati finanziari può essere comprensibile, anche se anomalo, che dodici fra i più importanti paesi del mondo offrano rendimenti inferiori all’1%, visto che la richiesta di protezione con strumenti sicuri e ad alto rating è in continuo aumento. Tuttavia, è assolutamente paradossale che quattro paesi (Germania, Olanda, Svizzera e Danimarca) di questi dodici ricevano un interesse anziché pagarlo!

Quali sono gli indicatori dell’euro-rischio

La crisi dell’euro imperversa sui mercati finanziari da oltre due anni. Molti governi sono saltati, alcuni paesi hanno chiesto aiuto per evitare la bancarotta (Portogallo e Irlanda), altri hanno chiesto sostegno esclusivamente per evitare il crack del proprio sistema bancario (Spagna). Un paese, la Grecia, è stata spesso con più di un piede fuori dalla zona euro dopo aver messo a punto una mega-ristrutturazione del proprio debito. Altri paesi (Italia in primis) temono di essere le prossime vittime della speculazione internazionale e stanno cercando di spingere verso soluzioni anti-crisi drastiche e precise.

Portafoglio con titoli in valute estere

La crisi dell’euro ha da tempo spinto molti investitori a puntare sue aree geografiche diverse. L’azionario è senza dubbio l’asset classe più speculativa, che abbina tra l’altro anche il rischio di cambio. Così, in ottica di diversificazione del proprio portafoglio, è possibile acquistare puntare su valute straniere acquistando titoli governativi, corporate bond o emissioni di enti sovranazionali. In questo modo è possibile spuntare rendimenti allettanti, beneficiando anche di un certo grado di equilibrio tra l’aggressività e la prudenza.

Euro sopravviverà secondo Jim O’Neill (Goldman Sachs A.M.)

Secondo Jim O’Neill, a capo di Goldman Sachs Asset Management, la zona euro riuscirà a superare questo difficile momento di crisi e non avverrà alcun break-up della moneta unica europea. O’Neill, inglese di Manchester, 55 anni, è famoso per aver coniato nell’ormai lontano 2011 l’acronimo BRICS per identificare i principali paesi emergenti ad alto potenziale di crescita quali Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. O’Neill ritiene che i recenti risultati delle elezioni in Grecia abbiano fatto “diminuire in modo considerevole le probabilità di una Greek Exit nel breve termine”.

Investire in titoli high-yield secondo M&G Investments

Secondo quanto dichiarato dal fondo di investimento britannico M&G Investments, primo nel paese di Sua Maestà con asset in gestione per 243 miliardi di euro, ci saranno drastici cambiamenti nella zona euro mentre per gli Stati Uniti è previsto un declino con perdita dello status AAA e l’avvio verso la recessione. Gli esperti di M&G ritengono che la BCE sarà costretta a tagliare il costo del denaro e dovrà diventare prestatore di ultima istanza, monetizzando il debito dei paesi membri. Secondo quanto dichiarato a Radiocor da Stefan Isaac – money manager di European Corporate Bond Fund di M&G – i corporate bond restano molto attraenti per M&G.

Troika in Grecia Lunedì prossimo

Troika in Grecia già Lunedì prossimo; come annunciato, il passo successivo per la questione “Atene” è il sopralluogo del triumvirato composto da Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea.

Mentre Lagarde sprona UE e BCE a trovare soluzioni “creative ed inventive”, la Germania risponde duramente criticando implicitamente l’operato e l’atteggiamento sostenuto fin’ora dalle istituzioni Europee:

Abbiamo già discusso degli strumenti. Ora è il momento di agire, non di discuterne ancora. Non abbiamo bisogno di discutere tutto il tempo di nuovi strumenti

Euro scende contro Dollaro USA

Crolla l’Euro su quasi tutti i fronti, anche se le perdite maggiori si registrano proprio nel cambio con la valuta degli Stati Uniti. Il down-trend di lungo termine che accompagna le contrattazioni di Eur/Jpy è ormai invertito e la tendenza rialzista innescata sul bottom di inizio Giugno continua a trovare un seguito tra gli investitori che hanno portato il valore del cross oltre quota 101.50, anche se per poco tempo. Il crollo di oggi non rispecchia l’andamento di medio e si traduce in occasione di acquisto nel medio termine, salvo poi assistere alla perdita di quota 100.45, attuale stop-loss sui buy in corso.

L’inversione di brevissimo su Eur/Gbp invece potrebbe essere un nuovo avvio per la tendenza ribassista; il consolidamento dei venditori nel medio termine è netto e tolta la falsa partenza ribassista del 15 giugno scorso il cambio ha offerto continui spunti di vendita ad ogni rialzo. Una discesa sotto a quota 0.8035 entro la fine della giornata di domani darebbe il via al segnale short con stop & reverse posizionato a quota 0.8075.