Raiffeisen acquista bond italiani

Raiffeisen Capital Management intravede segnali positivi dalla crisi dei debiti sovrani europei grazie all’annuncio del piano anti-spread della Bce, avvenuto lo scorso 6 settembre, che dovrebbe garantire una maggiore copertura ai paesi membri in caso di nuovi attacchi speculativi. Tuttavia, la casa di investimento tedesca sottolinea che permangono rischi di ricaduta, visto che sono ormai due anni che la crisi dell’euro si protrae con numerosi problemi che puntualmente si ripresentano dopo essere stati teoricamente risolti. La view di Robert Senz, a capo del reddito fisso di Raiffeisen C.M. è contrastata.

Senz ritiene che esistono al momenti tre possibili scenari sul futuro dell’euro, tra di loro alternativi. Il primo scenario è quello più ottimistico e vede la nascita di un’unione fiscale in grado di supportare al meglio l’azione della Bce. Poi ci sono due scenari negativi: il primo riguarda un clamoroso break-up dell’euro con depressione di tutta l’Europa; l’altro vede tanta instabilità e continui shock esterni. Ad ogni modo secondo l’esperto, grazie al piano anti-spread oggi è “più difficile shortare i rischi, anche perché si andrebbe contro la stessa Bce”.

Raiffeisen ha una view positiva sul debito sovrano italiano, tanto che la casa di investimento tedesca ha da poco aggiunto i titoli di stato italiani nel proprio portafoglio obbligazionario su diversi punti della curva dei rendimenti. In linea generale, Raiffeisen divide il portfolio dedicato ai bond in due parti: la prima è dedicata ai paesi maggiormente sviluppati, l’altra ai paesi emergenti. Christian Link, del dipartimento global fixed income, sottolinea come Raiffeisen abbia un approccio basato sui fondamentali: crescita demografica, crescita economica, partite correnti, budget di bilancio, riserve di valuta, debito pubblico, trasparenza.

Alle otto migliori economie viene destinato il 75% del portfolio, con un massimo di 4 economie emergenti, mentre il restante 25% va alle otto economie con i miglioramenti più significativi senza tener conto di alcun vincolo di paese. Per ciò che concerne l’esposizione valutaria, Raiffeisen predilige una forte diversificazione in monete estere senza procedere con alcun hedging valutario.

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