5 mercati emergenti sotto la lente di Raiffeisen

raiffeisenL’andamento dei mercati emergenti è stato piuttosto deludente nei primi cinque mesi e mezzo del 2013. Da inizio anno l’indice MSCI Emerging Markets ha registrato una perdita superiore al 9%. Tuttavia, qualche mercato emergente dell’Europa dell’Est ha evidenziato un andamento positivo e tra questi ci sono due paesi finiti nel mirino di Raiffeisen Capital Management, ovvero Polonia e Ungheria. Il broker austriaco ha comunque messo sotto osservazione 5 paesi emergenti, che potrebbero fare meglio o peggio della media del comparto nei prossimi mesi (vedi anche come investire in borse emergenti nella seconda parte del 2013).

I paesi finiti sotto la lente di Raiffeisen sono il Brasile, la Russia, l’Ungheria, la Polonia e l’India. Per quanto riguarda il Brasile, ci sono prospettive incoraggianti per i prossimi mesi grazie alle aspettative di maggiore crescita dell’economia americana e ai segnali positivi arrivati di recente dalle vendite al dettaglio e dall’inflazione in Brasile, con i rischi di aumeento dei prezzi che sembrano essersi decisamente ridimensionati.

Il paese sudamericano dovrebbe, quindi, evitare ritocchi al rialzo sui tassi di interesse, dopo che ad aprile il tasso di inflazione su base annua è sceso al 6,5% dal 6,6%. Superiori alle attese degli analsti finanziari sono stati anche i recenti market mover pubblicati in Russia, che però evidenzia una fase di rallentamento economico più marcato. Il rendimento delle obbligazioni russse è cresciuto sensibilmente, ma in linea con il trend dei bond emergenti delle ultime settimane. Il rublo si muove al passo del petrolio, ma sostanzialmente il suo range di oscillazione è abbastanza contenuto. E’ in miglioramento anche il trend in Ungheria, dove l’economia stava rallentando pericolosamente.

Il rapporto deficit/pil è sceso sotto il 3%, le obbligazioni hanno guadagnato e il fiorino è stata la valuta più forte della regione dell’Est Europa. In rialzo anche la borsa di Budapest, che ha guadagnato più del 5%. La Polonia resta un paese di nuova industrializzazione in forte crescita, ma a maggio i bond hanno perso parecchio e lo zloty si è svalutato sull’euro. L’indice Wig di Varsavia è salito dell’8%. Infine, c’è l’India, che presenta molto punti oscuri. Il tasso di crescita del pil di New Delhi è ai minimi da 10 anni, l’inflazione è molto alta e la rupia è crollato sui minimi annuali sul dollaro americano. Di recente il governo ha abbassato i tassi dello 0,25%, ma anche nella prossima riunione la RBI potrebbe tagliare ancora il costo del denaro.

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