5 mercati emergenti sotto la lente di Raiffeisen

raiffeisenL’andamento dei mercati emergenti è stato piuttosto deludente nei primi cinque mesi e mezzo del 2013. Da inizio anno l’indice MSCI Emerging Markets ha registrato una perdita superiore al 9%. Tuttavia, qualche mercato emergente dell’Europa dell’Est ha evidenziato un andamento positivo e tra questi ci sono due paesi finiti nel mirino di Raiffeisen Capital Management, ovvero Polonia e Ungheria. Il broker austriaco ha comunque messo sotto osservazione 5 paesi emergenti, che potrebbero fare meglio o peggio della media del comparto nei prossimi mesi (vedi anche come investire in borse emergenti nella seconda parte del 2013).

Raiffeisen consiglia una nuova economia asiatica: le Filippine

L’immediata associazione di idee tra gli investimenti finanziari e il continente asiatico porta a dei risultati piuttosto scontati; in effetti, chi se non le tigri asiatiche come Singapore, Hong Kong e Corea del Sud possono offrire le migliori garanzie? Gli esempi appena citati sono stati seguiti alla lettera anche da nazioni meno importanti, ma che comunque stanno attirando su di loro un’attenzione sempre crescente. Il riferimento in questo caso va alle Filippine, indicate da Raiffeisen Capital Management come lo stato maggiormente in ascesa in questo senso. Il gruppo austriaco ha dunque dato fiducia ai dati fatti registrare dal governo di Manila, capace di guadagnare quaranta punti percentuali dall’inizio del 2010 e con delle prospettive future ancora migliori per quel che concerne il prodotto interno lordo e i redditi di impresa.

Ungheria, India e Turchia: Raiffeisen illustra le opportunità finanziarie

1248768854L’ultima relazione di Raiffeisen Capital Management relativa all’attuale situazione dei mercati delle principali nazioni emergenti ha messo in luce delle realtà forse poco approfondite: in particolare, sono tre i nomi che fanno pensare maggiormente a un investimento vantaggioso, vale a dire quelli dell’Ungheria, dell’India e della Turchia. Esaminare nel dettaglio le caratteristiche e le peculiarità di questi tre paesi può aiutare a comprendere meglio i motivi che spingono i soggetti interessati a investire in tal modo. Anzitutto, c’è il caso dell’Ungheria: lo stato magiaro presenta un tasso di rincaro che si sta via via esaurendo nelle dimensioni, soprattutto in questo primo semestre del 2010, dunque non vi sono certezze assolute per quel che concerne l’inflazione, visto anche il sostegno che viene offerto dalla domanda.