Raiffeisen consiglia una nuova economia asiatica: le Filippine

L’immediata associazione di idee tra gli investimenti finanziari e il continente asiatico porta a dei risultati piuttosto scontati; in effetti, chi se non le tigri asiatiche come Singapore, Hong Kong e Corea del Sud possono offrire le migliori garanzie? Gli esempi appena citati sono stati seguiti alla lettera anche da nazioni meno importanti, ma che comunque stanno attirando su di loro un’attenzione sempre crescente. Il riferimento in questo caso va alle Filippine, indicate da Raiffeisen Capital Management come lo stato maggiormente in ascesa in questo senso. Il gruppo austriaco ha dunque dato fiducia ai dati fatti registrare dal governo di Manila, capace di guadagnare quaranta punti percentuali dall’inizio del 2010 e con delle prospettive future ancora migliori per quel che concerne il prodotto interno lordo e i redditi di impresa.


La compagnia dell’”apostolo della casse rurali” è inoltre convinta della probabile performance positiva dei titoli azionari della repubblica asiatica; la crescita della fiducia è facilmente spiegabile, visto che gli ostacoli politici agli investimenti esteri sono stati rimossi in maniera adeguata. Tra l’altro, basta leggere anche poche righe del programma di governo del presidente Benigno Aquino, per comprendere che in questo territorio si respira un’aria nuova, intrisa di miglioramenti alle finanze pubbliche e di ridotta corruzione.

Per il momento, si è assistito a un primo semestre davvero interessante, con le imprese filippine che sono state capaci di dar vita a utili brillanti e migliori rispetto agli anni passati e alle previsioni degli analisti; la tendenza, poi, non dovrebbe arrestarsi qui, visto che i consumi interni rappresentano il collante di sostegno alle possibili crisi economiche. Come è noto, molti cittadini filippini non lavorano in patria e i loro impieghi in settori poco influenzati dall’economia internazionale sono una vera e propria manna dal cielo: le rimesse coprono addirittura il 10% della produzione totale, ma la percentuale potrebbe salire in modo vertiginoso nei prossimi anni.

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