Raiffeisen, collocato in Italia il fondo bilanciato flessibile

C’è un’importante novità in casa Raiffeisen: il gruppo finanziario viennese può finalmente collocare il proprio fondo 337 – Strategic Allocation Master I anche in Italia, una opportunità nuova e interessante per tutti i clienti istituzionali che fossero interessati. L’appetibilità del prodotto in questione deriva dagli ottimi risultati conseguiti negli altri paesi in cui è stato distribuito, dunque ci si attende un successo simile. Ma cos’è esattamente il Raffeisen 337- Strategic Allocation Master I? La struttura è quella tipica dei bilanciati flessibili, la tipologia di strumento che si focalizza su Exchange Traded Fund, titoli azionari e obbligazionari, senza disdegnare comunque le materie prime e le valute nazionali. L’arco temporale di riferimento è quello di lungo periodo, in modo da controllare dettagliatamente e accuratamente il rischio.


Inoltre, appare quasi scontato ricordarlo dopo aver ricordato quanti titoli sono ricompresi nel fondo, la diversificazione rappresenta un altro punto di forza. Inoltre, non bisogna dimenticare che Raiffeisen vanta una leadership internazionale piuttosto consolidata per quel che concerne la gestione degli assets, dunque la scelta dei fondi terzi avviene con la massima cura, ma soprattutto con una comprovata esperienza. Il sottoscrittore ideale per il fondo in questione è quello che mira a ottenere il massimo rendimento anche in contesti di forte volatilità, la quale ha ormai raggiunto percentuali poco raccomandabili per un investimento.

I dati totalizzati nel resto del mondo sono eloquenti: l’andamento complessivo dell’ultimo triennio è stato pari all’8,14%, con una maggiore predilezione per il fondo con scadenza annuale e quello a tre anni. Ci sono infine altri elementi importanti da ricordare per chi fosse intenzionato a sottoscrivere lo strumento: la commissione di gestione ammonta ogni anno al 2%, mentre l’importo minimo richiesto è di mille euro (è possibile anche il piano di accumulo, in tal caso si parte da una quota di trenta euro). Tra le banche coinvolte possiamo citare Fineco, Unica Sim e Sudtirol Banca.

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