Euro sopravviverà secondo Jim O’Neill (Goldman Sachs A.M.)

Secondo Jim O’Neill, a capo di Goldman Sachs Asset Management, la zona euro riuscirà a superare questo difficile momento di crisi e non avverrà alcun break-up della moneta unica europea. O’Neill, inglese di Manchester, 55 anni, è famoso per aver coniato nell’ormai lontano 2011 l’acronimo BRICS per identificare i principali paesi emergenti ad alto potenziale di crescita quali Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. O’Neill ritiene che i recenti risultati delle elezioni in Grecia abbiano fatto “diminuire in modo considerevole le probabilità di una Greek Exit nel breve termine”.

L’esperto di Goldman Sachs è sopreso dal fatto che i media continuino a parlare della possibilità che la BCE (e la Germania) possa essere disposta ad accettare un po’ più di inflazione per salvare l’euro e la Grecia. Secondo O’Neill, “la Germania sta già accettando la necessità di un periodo di inflazione e salari più alti rispetto alla media dell’euro”. Il guru inglese è però preoccupato dalla possibile reazione dei mercati dopo il Consiglio UE del 28 e 29 giugno.

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Secondo O’Neill c’è il rischio di un aumento della pressione su Spagna e Italia, se gli incontri in programma questa settimana tra i leader europei “passeranno senza piani concreti e credibili”. O’Neill vede l’Italia come un perno fondamentale per l’euro ed è too big to save. Dopo l’incontro tra i policy makers continentali di fine giugno, i mercati si aspettano “una migliore soluzione a livello paneuropeo”. Tuttavia, O’Neill ritiene che la zona euro sopravviverà e che probabilmente “diventerà migliore perché sarà passata attraverso la crisi”.

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L’esperto si sbilancia e pensa che l’UE-17 possa allargarsi ulteriormente, accogliendo nuovi stati membri. O’Neill vede invece un mix di luci ed ombre all’orizzonte per gli Stati Uniti d’America. Il guru di Goldman Sachs evidenzia come “il settore privato negli USA stia sempre più emergendo dalla crisi benché in modo lento e il mercato immobiliare stia ora girando”. O’Neill, però, mantiene una certa prudenza a causa dell’eccessivo debito governativo: secondo l’esperto c’è il “rischio che possa far deragliare l’economia”.

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