Come proteggere i grandi patrimoni in tempi di crisi

La crisi economico-finanziaria che si sta abbattendo pesantemente sull’Europa sta spaventando non poco gli investitori che dispongono di patrimoni ingenti. Da qualche tempo si stanno manifestando comportamenti alquanto irrazionali, come ad esempio la scelta di gestire la liquidità investendo in titoli tedeschi, finlandesi, olandesi o svizzeri che rendono meno di zero. Il bisogno di protezione è in deciso aumento, ma questa esigenza deve essere sodddisfatta attraverso scelte che siano il più possibile concettualmente valide ed accettabili dal punto di vista del rapporto rischio/rendimento.

Un patrimonio di almeno un milione di euro permette di effettuare scelte interessanti in ottica di diversificazione del portafoglio. Ad ogni modo i grandi patrimoni necessitano di una consulenza personalizzata molto qualificata e finalizzata anche alla semplificazione burocratica e fiscale, alla transizione successoria, al deposito presso intermediari esteri. Tra i principali strumenti per raggiungere i propri obiettivi ci sono i private insurance, le fiduciarie e i trust.

I private insurance sono polizze che fungono da sostituti di imposta, impignorabili e insequestrabili. Quelle di diritto estero permettono una maggiore possibilità di manovra sui mercati, in quanto non seguono i vincoli Isvap sulla limitazione degli investimenti e possono puntare su strumenti non armonizzati. Il costo può oscillare intorno ai 5mila euro l’anno. A volte sono intestate (o cointestate) a fiduciarie. Queste ultime sono società che custodiscono o gestiscono i beni per nome e per conto dei clienti, che preferiscono restare anonimi. Rivolgendosi a una fiduciaria si possono semplificare diverse procedure. Il costo annuo si aggira intorno ai mille euro.

Il trust è invece un veicolo che protegge da creditori potenziali, da eredi poco oculati oppure dall’aggressione del fisco. E’ una sorta di cassaforte giuridica, indicati soprattutto per patrimoni che superano il milione di euro. Ha costi molto elevati: si parte da 5-10mila euro solo per la stesura dell’atto di costituzione. In generale un patrimonio di almeno un milione di euro presenta una forte diversificazione tra le varie asset class: azioni, corporate e sovereign bond, valute estere, materie prime, oro, immobili, hedge funds.

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