Gestire gli investimenti con bassi rendimenti

Selezionare le azioni su cui investire in questo contesto economico, non è una cosa semplice, soprattutto bisogna tenere conto di svariati aspetti.>Conti deposito Gennaio 2014: rendimenti sempre più in calo e aumento bollo

Per quanto non sia una pressione tanto ovvia, un rialzo dell’inflazione non dovrebbe essere scontato dagli investitori. Le aspettative di inflazione a lungo termine sono ancora ben ancorate, ma negli Stati Uniti il gap produttivo si sta chiudendo dopo anni di sottoinvestimenti nel mondo sviluppato, e la crescita globale degli aggregati monetari si è evoluta in modo corretto rispetto alla crescita nominale, spiega .Andreas Utermann, Global Chief Investment Officer di AllianzGI. Con una crescita degli aggregati monetari stabile al 6-7%, la crescita su base annua è a livelli medi, pertanto nei prossimi trimestri un’inflazione significativa sarà tanto improbabile quanto una deflazione significativa.

Probabile deflazione in Europa e scelte di investimento

Le quindi opportunità di generare sovra performance devono essere colte incrementando in modo oculato l’active share di un portafoglio, ampliando l’universo di investimento (per esempio includendo small cap e mid cap invece di fermarsi alle large cap) e aumentando l’eccellenza operativa attraverso l’estensione dell’alpha, per esempio con la strategia 130/30, che consente di sfruttare il 100% della convinction nel 130% degli investimenti. Abbiamo una forte convinzione: più i gestori sono attivi, maggiore dovrebbe essere il loro successo.Per AllianzGI, in quanto gestore attivo, uno dei trend più importanti dell’industria – seppure alquanto insidioso – è la crescente difficoltà nel generare un rendimento attivo per la clientela, in particolare nell’ambito degli investimenti azionari.

 

 

 

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