Come investire con la strategia del “rendimento reale” di Allianz GI

Lo scenario macroeconomico che si presenta davati agli occhi dell’investitore a inizio 2013 è caratterizzato da un crescita economica molto debole, debiti pubblici su livelli sempre più alti e aspettative di crescita dell’inflazione in aumento. Un quadro del genere non è assolutamente confortante, per cui l’investitore è costretto ad andare alla ricerca di opportunità di guadagno ovunque esse si presentino e nel modo più veloce possibile. E’ finita l’epoca degli asset free risk, si è aperta l’epoca in cui ciò che conta davvero è ottenere “rendimenti reali”.

Si tratta di yield positivi, una volta depurata la componente inflazione. Questo è secondo Andreas Utermann il diktat da seguire nei prossimi mesi. L’esperto è global chief investment officer di Allianz Global Investors. La sua opinione è appunto quella di spostare il focus prioritario sulla ricerca di rendimenti reali. Secondo Utermann attualmente conviene comprare le obbligazioni dei mercati emergenti, i bond asiatici e gli high-yield bond.

COME INVESTIRE IN BORSA CON IL METODO DI VONTOBEL A.M.

Per quanto riguarda invece l’equity, c’è grande interesse per le azioni dei paesi europei grazie alle basse valutazioni raggiunte soprattutto dai mercati periferici. Tuttavia, sulla parte equity, le azioni che godono di maggiore appeal restano quelle dei paesi emergenti. Nel breve termine Utermann ritiene che la recessione non dovrebbe mollare la presa sull’area euro, “ma lo stress nel sistema finanziario dovrebbe migliorare nel medio periodo” grazie ai dolorosi processi di consolidamento fiscale. L’esperto è convinto che “la ricerca di rendimenti sosterrà gli investimenti a spread come obbligazioni societarie, obbligazioni garantite e titoli governativi dell’Europa del Sud”.

MOODY’S STIMA CRESCITA STAGNANTE IN EUROPA NEL 2013

Utermann sottolinea come al momento “i mercati azionari europei trattano a valutazioni ancora vicine ai livelli minimi degli ultimi 30 anni”. I maggiori sconti si trovano nei paesi periferici europei, in particolare la borsa italiana vanta un interessante rapporto p/e di 8. Il guru di Allianz GI non si aspetta il superamento della crisi dell’euro nel breve termine. Utermann ritiene che il percorso verso un’area monetaria più forte sarà lungo, ma con possibili cadute lungo il cammino.

Lascia un commento