Fed, inflazione ancora troppo alta

Per la Fed l’inflazione è ancora troppo alta e di conseguenza una stretta sulla politica monetaria necessaria. Viene utilizzato un termine come inaccettabilmente per definire il valore ancora troppo elevato.

Inflazione ancora in crescita

L’inflazione colpisce con più forza le famiglie italiane più povere, costrette per sopravvivere a spendere una quota maggiore del proprio reddito sui beni di prima necessità.

Bce rivede target inflazione, ora al 2%

La Banca Centrale Europea ha deciso di rivedere il target dell’inflazione portandolo al 2% dopo l’impossibilità, per circa 10 anni, dell’indicatore di non riuscire a raggiungere il target precedente. E’ stato Bloomberg a dare la notizia citando alcune fonti interne.

Dazi USA: la BCE potrebbe prolungare i QE e i rally dei mercati azionari

azioni bancheOggi si riunisce la BCE e sembra che Draghi vorrebbe prolungare gli stimoli dei QE, per contrastare l’inflazione bassa, il calo del petrolio e le possibili ripercussioni dei dazi USA.

Da tempo la BCE cerca di svalutare l’euro, di fronte a un dollaro sempre debole, per facilitare le esportazioni. La ripresa economica europea ha visto infatti come protagoniste proprio le esportazioni, ora a rischio per la debolezza del dollaro.

L’inflazione

Anche dal fronte inflazione le notizie non sono positive, secondo i banchieri. A febbraio è all’1,2%, molto lontana dal 2% auspicato dal board della BCE. Il petrolio continua a mantenere un prezzo stabile, e la spesa pubblica non preoccupa. In questo scenario dunque, Draghi sta pensando di sostenere le esportazioni con il prolungamento dei QE.

I mercati

Questo si sta traducendo in bassi rendimenti per il mercato obbligazionario, mentre quello azionario potrebbe beneficiare di ulteriori prestiti a basso costo, e continuare i suoi rally.

Gli investitori si stanno rivolgendo a questo mercato ormai da tempo, e le borse continuano a macinare record.
Il vento che soffia su mercato valutario potrebbe spingere ancora verso le azioni e i profitti sul cambio. Nonostante il dollaro debole, l’euro è comunque sceso dal 1,40 di quattro anni fa, consentendo all’Europa un margine di manovra più ampio sui mercati americani e mondiali denominati in dollari.

Borsa Tokyo in negativo aspettando la Boj

La Borsa di Tokyo ha chiuso l’ultima seduta in territorio negativo. Ancora una volta la piazza finanziaria nipponica sembra subire gli effetti negativi di quanto sta accadendo in Europa, in aggiunta ai deludenti dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti, dove l’indice Ism manifatturiero è calato da 54,2 punti di febbraio a 51,3 punti di marzo. Ne è conseguita la diminuzione del Nikkei, che ha perso quasi 150 punti scendendo sotto quota 12 mila. L’attesa è ora rinviata all’imminente riunione di due giorni della Boj.

Btp Italia prima asta 2013 tra fine marzo e inizio aprile

Tra qualche settimana tornerà il Btp Italia, che lo scorso anno ha riscosso un grande successo tra i piccolin risparmiatori privati e tra gli investitori istituzionali. Nel 2012 sono avvenute tre emissioni per una raccolta totale da 27 miliardi di euro. Ma perché piace così tanto? Innanzitutto è un titolo di stato a tutti gli effetti, quindi con rischio fallimento vicino allo zero, ed è l’unico a preservare il potere d’acquisto dei rispamiatori grazie al fatto che è indicizzato all’inflazione italiana.

Tassi bond giapponesi a 5 anni sui minimi storici

Il Giappone sta vivendo una fase molto importante per il suo futuro economico, in quanto dopo l’avvento di un nuovo governo c’è stato anche il cambio al vertice alla Bank of Japan. Il paese del Sol Levante vuole uscire dalla morsa della deflazione e tornare a crescere su livelli più alti rispetto agli ultimi anni. La strategia di politica economica del nuovo esecutivo targato Shinzo Abe è soprattutto basata sugli stimoli monetari all’economia con massicce iniezioni di liquidità. Intanto, il nuovo governatore della BoJ, Haruiko Kuroda, ha alzato il target di inflazione al 2%.

Invesco consiglia prudenza sui bond nel 2013

Dopo essere stato una delle asset class più profittevoli del 2012, l’obbligazionario viene giudicato meno attraente per i prossimi mesi da molti gestori di fondi. Tra questi c’è anche Paul Read, uno dei due responsabili del fixed income del colosso americano del risparmio gestito Invesco. Secondo Read, nei prossimi dodici mesi non esiste il rischio di un crollo delle quotazioni nel mercato del reddito fisso e neppure quello di un sell-off dei bond governativi e dei corporate bond.

Perché puntare su strategie di investimento total return?

I risparmiatori stanno riscoprendo sempre più le strategie di investimento total return, ovvero quelle che consentono al money manager di muoversi liberamente sui mercati globali alla ricerca di opportunità senza essere troppo vincolati a particolari benchmark di riferimento. In termini di commissioni i fondi di investimento total return hanno mediamente un costo più elevato, ma se si investe un capitale abbastanza elevato le fee potrebbero avere un impatto molto marginale sulla performance del fondo. Questi fondi total return si fanno preferire soprattutto in contesti di mercato di forte incertezza.

Come investire con la strategia del “rendimento reale” di Allianz GI

Lo scenario macroeconomico che si presenta davati agli occhi dell’investitore a inizio 2013 è caratterizzato da un crescita economica molto debole, debiti pubblici su livelli sempre più alti e aspettative di crescita dell’inflazione in aumento. Un quadro del genere non è assolutamente confortante, per cui l’investitore è costretto ad andare alla ricerca di opportunità di guadagno ovunque esse si presentino e nel modo più veloce possibile. E’ finita l’epoca degli asset free risk, si è aperta l’epoca in cui ciò che conta davvero è ottenere “rendimenti reali”.

Perché la sterlina sta crollando sul forex nel 2013?

Il 2013 si è aperto con una raffica di vendite sulla sterlina, che sul forex continua a perdere valore nei confronti delle valute più importanti. Ma qual è la motivazione che sta spingendo i grandi investitori internazionali a scommettere forte sul calo del pound? Innanzitutto, alla base c’è una motivazione prettamente di natura macroeconomica. Il Regno Unito non riesce a superare con decisione il ciclo recessivo che sta mordendo l’economia di sua Maestà ormai dal 2008: così il 2012 potrebbe chiudersi con la terza recessione in quattro anni.

Asset allocation portafogli difensivi 2013

Il rally di inizio anno degli asset più rischiosi (azioni, mercati emergenti, bond della periferia europea) sta senza dubbio generando un processo di riselezione degli strumenti da inserire nei portfolios più difensivi. Si è aperta la caccia al rendimento, sui timori che i tassi possano restare molto bassi per diverso tempo e che l’inflazione possa rialzare la testa nei prossimi mesi. I flussi di denaro si stanno spostando velocemente dai “porti sicuri” (bond paesi “core”, oro, franco svizzero, etc.) agli asset più rischiosi. La sensazione è che possa esserci un rialzo in doppia cifra per l’azionario mondiale.

Investimenti sempre più rari

Gli italiani investono sempre di meno. O, per lo meno, si abbassa il numero di italiani che riesce a effettuare un impiego proficuo dei propri risparmi. A dichiararlo è il nuovo Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes, secondo cui il 60,6 per cento degli italiani non solo non riesce a effettuare alcun investimento utile, ma è altresì costretto a intaccare i propri risparmi per poter arrivare alla fine del mese. Per l’80 per cento della popolazione italiana, la situazione economica è peggiorata negli ultimi 12 mesi, e per il 52,8 per cento peggiorerà ancora nel prossimo anno.