Investimenti esteri diretti in UE in salita

Gli investimenti esteri diretti in Ue sono tornati a salire. Almeno questo è ciò che sostiene l’Eurostat  per l’anno 2015.  Da questo punto di vista le statistiche sembrano parlare chiaro. Almeno stando ai FDI ( IDE) registrati.

A quanto pare questi, per ciò che riguarda il resto del mondo nei confronti della Comunità Europea, ammontavano a  6.894 miliardi di euro, tecnicamente pari ad un 14,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2014.  Va detto però che anche gli investimenti europei nel resto del mondo sono cresciuti: si tratta di un buon 22,8% su base annua per raggiungendo i 5.842 miliardi di euro. Dati che si sono confermati positivi nonostante i diversi tassi di crescita tra le parti. L’Europa ha sempre mantenuto una posizione di investimento superiore, seppure di poco, ai mille miliardi.

L’andamento degli investimenti ha mostrato come i maggiori partner economici della Comunità Europea siano ancora gli Stati Uniti con il 37,2% degli FDI dell’Unione europea, seguiti dalla Svizzera (12%), Bermuda  (5,1%), Brasile ( 4,7%), Cina (4,2%) e Canada (3,6%). Questo per ciò che riguarda gli investimenti Europei. Per ciò che concerne gli investimenti esteri la situazione è similare. In testa in questo caso vi sono sempre gli Stati Uniti (41,7%) seguiti da Svizzera (10,7%) e Bermuda (8,6%), Canada (3,9%) e dal Baliato di Jersey (3,9%).

Risultati più che buoni ma che potrebbero essere ancora migliori se inflazione ed incertezze economiche dei singoli stati membri non abbattessero tanto quanto attualmente fanno la sicurezza di investimento degli interlocutori che per questo motivo tendono ad essere più guardinghi con i propri soldi rispetto al desiderio di investire iniziale in Europa.

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