Qatar vuole investire 5 miliardi in Cina

Lo stato del Qatar ha deciso di puntare forte sulla Cina ed è pronto a mettere sul piatto ben 5 miliardi di dollari, se ci sarà il beneplacito del governo di Pechino. Infatti, serivrebbe un permesso speciale in quanto la Cina non consente investimenti esteri superiori al miliardo di dollari. L’annuncio relativa alla volontà del Qatar di effettuare un così corposo investimento nell’ex Impreo Celeste arriva direttamente dalle parole di Mohamed Saleh al-Sada, ovvero il ministro dell’Energia e dell’Industria dello stato arabo. Attualmente gli investimenti in Cina sono regolati dal Qualified Foreign Institutional Investor Programme.

Il programma sugli investimenti esteri nel paese asiatico prevede la concessione di speciali licenze a entità straniere, in grado di offrire le migliori garanzie di solidità patrimoniale e finanziaria. Fino a qualche tempo fa bisognava dimostrare di avere in gestione asset per almeno 5 miliardi di dollari per essere presi in considerazione, poi il tetto è stato tagliato fino a 500 milioni.

BOND TUNISIA CON GARANZIA USA

Il fondo sovrano del Qatar ha fatto già sapere che utilizzerebbe le risorse finanziarie, che arrivano in gran parte grazie alle forniture di greggio alla Cina, per acquistare titoli azionari denominati in dollari sul mercato di Shanghai e per acquistare bond di aziende locali. L’investimento del Qatar permetterà alla Cina di dare visibilità alla propria piazza finanziaria e aumentare la stabilità del proprio sistema economico. Recentemente Pechino ha portato a 80 miliardi di dollari da 30 miliardi il tetto degli investimenti stranieri permessi in base al programma lanciato ormai da dieci anni.

QUALI TITOLI DI STATO SCEGLIERE PER INVESTIRE

In questo arco di tempo la Cina ha concesso licenze a 172 entità straniere, tra cui Bank of Korea, Kuwait Investments Authority e la Monetary Authority di Singapore. Pechino si sta aprendo maggiormente agli investimenti esteri, in quanto al momento il mercato domestico dei bond è ancora troppo chiuso agli stranieri. Le esigenze di finanziamento delle aziende locali sono in continuo aumento e restano aancora troppo dipendenti dal settore bancario (75% del totale).

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