Il Qatar torna ai sukuk sovrani dopo quasi dieci anni

Il Qatar ha dato espresso mandato a cinque istituti di credito presenti nel paese di gestire in ogni dettaglio l’emissione di un nuovo sukuk sovrano: in pratica, le discussioni e le trattative sono appena cominciate, come è trapelato dalle indiscrezioni più accreditate, inoltre si sta parlando del primo bond islamico messo a disposizione dalla nazione del Golfo in quasi dieci anni, un’attesa che molti investitori finanziari sperano sia stata ben spesa. Lo stato asiatico, maggior esportatore a livello internazionale di gas naturale liquefatto, si è rivolta a tre nomi piuttosto importanti del credito europeo, vale a dire Standard Chartered, Hong Kong and Shanghai Banking Corporation (Hsbc) e Deutsche Bank, completando il novero con Barwa Bank e QInvest.

IL QATAR E’ PRONTO A QUOTARE I PROPRI STRUMENTI GOVERNATIVI
Che cosa si spera di ottenere in questo senso? A Doha si sono fatte le cose in grande, tanto che la richiesta per le proposte da inviare alle banche in questione è stata inoltrata già a partire dallo scorso mese di aprile, segno che l’intenzione è quella di concludere al più presto tale operazione. Secondo quanto affermato da una fonte bancaria, inoltre, il mandato consentirà ora di concentrarsi sulle caratteristiche più importanti di questo sukuk, cercando di renderlo il più appetibile possibile.

L’FMI SCONSIGLIA I BOND ISLAMICI AL QATAR

C’è un dato che vale la pena ricordare: il Qatar è stato capace di accedere ai mercati del debito con una tranche di bond pari a cinque miliardi di bond lo scorso mese di novembre, capitalizzando al massimo l’interesse e l’appetito degli investitori, ora come non mai alla ricerca di approdi sicuri per quel che concerne i loro portafogli. Insomma, la piccola nazione viene vista come un’alternativa molto interessante per spazzare via l’attuale incertezza finanziaria. L’ultimo sukuk di questo tipo risale addirittura al 2003, con un importo che all’epoca fu fissato a settecento milioni di dollari, mentre la scadenza prescelta fu quella a sette anni.

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