Dal Qatar una emissione mista di bond e sukuk

Il Qatar emetterà tra non molti giorni dei nuovi bond e sukuk, come precisato in maniera ufficiale dalla sua agenzia informativa statale (vedi anche Il piano del Qatar per emettere sukuk nei prossimi anni). Si tratta, nello specifico, di una vendita da quattro miliardi di riyal (circa 845 milioni di euro per la precisione), con due scadenze specifiche, vale a dire tre e cinque anni. Entrando maggiormente nel dettaglio di questa cessione dell’emirato asiatico, la banca centrale ha deciso di offrire agli istituti di credito locali tre miliardi di riyal qatarioti per quel che concerne i titoli obbligazionari e il restante miliardo in bond islamici.

Il piano del Qatar per emettere sukuk nei prossimi anni

Le emissioni di bond islamici (gli ormai celeberrimi sukuk) da parte del Qatar dovrebbe espandersi ulteriormente nei prossimi mesi e anni: in aggiunta, dovrebbe anche migliorare la domanda in questo senso proveniente dalla Cina e dalle nazioni asiatiche sud-orientali. Si è appena finito di raccontare che nel 2013 vi sarà l’ennesimo record per i sukuk, ora questi aggiornamenti rendono i prodotti finanziari in questione delle vere e proprie “star”. Tra l’altro, giusto sette mesi fa il Qatar è tornato ai sukuk sovrani dopo quasi dieci anni, dunque si è deciso di puntare da allora con decisione su questo segmento così redditizio.

Edison arbitrato Qatar

Edison ha potuto concludere con successo l’arbitrato finalizzato a rivedere i contratti di fornitura del gas con il Qatar. Una rivisitazione di prezzo che condurrà il gruppo – recentemente finito sotto il controllo dei francesi di Edf – a risparmiare circa 450 milioni di euro in due anni, frutto delle variazioni di costo sulla fornitura da 6,5 miliardi di metri cubi di gas a stagione. L’operazione avrà in tal modo un impatto molto utile sul bilancio che si sta per chiudere e che – grazie all’arbitrato – potrebbe finalmente ritornare in utile.

Il Qatar torna ai sukuk sovrani dopo quasi dieci anni

Il Qatar ha dato espresso mandato a cinque istituti di credito presenti nel paese di gestire in ogni dettaglio l’emissione di un nuovo sukuk sovrano: in pratica, le discussioni e le trattative sono appena cominciate, come è trapelato dalle indiscrezioni più accreditate, inoltre si sta parlando del primo bond islamico messo a disposizione dalla nazione del Golfo in quasi dieci anni, un’attesa che molti investitori finanziari sperano sia stata ben spesa. Lo stato asiatico, maggior esportatore a livello internazionale di gas naturale liquefatto, si è rivolta a tre nomi piuttosto importanti del credito europeo, vale a dire Standard Chartered, Hong Kong and Shanghai Banking Corporation (Hsbc) e Deutsche Bank, completando il novero con Barwa Bank e QInvest.

Il Qatar è pronto a quotare i propri strumenti governativi

Il Qatar ha completato tutte le procedure relative alla quotazione degli strumenti debitori governativi, in modo che possano essere scambiato presso il proprio listino titoli: l’obiettivo di questa operazione è sostanzialmente quello di stimolare gli investimenti in questi specifici prodotti, in particolare da parte delle banche commerciali e delle altre istituzioni, come comunicato dall’istituto di credito centrale del paese asiatico. Gli scambi a breve termine dei titoli del Tesoro qatariota cominceranno a essere effettivi fra tre giorni esatti, con la possibilità di alternare la diversificazione con alcuni bond islamici, così da avviare delle operazioni piuttosto ampie.

Qatar ed Emirati Arabi, gli approdi sicuri per un investimento

Qatar e Abu Dhabi, sono queste le due piazze finanziarie arabe su cui si concentrano le maggiori attenzioni degli investitori: si tratta, rispettivamente, dell’economia mondiale col più rapido ritmo di crescita e del centro in cui gli obbligazionisti preferiscono collocare i loro prodotti. In pratica, si sta parlando delle due più valide alternative al continente europeo, funestato da una crisi del debito senza precedenti. Nel dettaglio, il rendimento medio dei bond del Golfo Persico è sceso di tre punti base (-0,003%) nel corso dell’ultimo mese, attestandosi a quota 4,719 punti percentuali, secondo quanto rilevato da Hsbc. I ritorni economici relativi ai titoli sovrani del Qatar denominati in dollari hanno invece sfiorato i loro minimi la scorsa settimana: il confronto più interessante è stato senza dubbio quello con i medesimi strumenti messi a disposizione dalla Polonia e dall’Ungheria.