Risarcimento Cirio – Parmalat

Buone notizie per gli investitori che hanno dovuto fare i conti con i flop Cirio e Parmalat. A darcene notizia è Valerio Stroppa, su Italia Oggi, che ci ricorda come, sulla base di una recentissima pronuncia della Corte di Cassazione, la banca che intende vendere titoli speculativi al cliente senza informarsi adeguatamente sul suo profilo di rischio deve pagare. Si aprono pertanto dei margini di tutela davvero interessanti per tutti quei risparmiatori che “fidandosi” dei consigli dei consulenti dell’istituto bancario, sono andati incontro a gravi perdite.

Consigli per investire nei mercati emergenti nel 2013

La maggior parte delle case d’affari è convinta che l’investimento nei paesi emergenti possa ancora sorridere agli investitori nel 2013. Sono davvero poche le voci fuori dal coro, come ad esempio Schroders che mantiene un atteggiamento molto prudente. La parola d’ordine resta la selezione, in quanto non tutti i paesi emergenti avranno gli stessi tassi di crescita e godranno dello stesso appeal degli investitori. Secondo Angelo Drusiani di Banca Albertini Syz, la posizione degli analisti non crea un fronte compatto nella view generale sui mercati emergenti.

Ultima asta obbligazionaria del 2012 per la Slovacchia

La Slovak Debt and Liquidity Management Agency (agenzia per la gestione del debito) ha provveduto a emettere 76,3 milioni di euro in titoli obbligazionari: per lo Stato dell’Europa centro-orientale si tratta di una vendita che è molto simile a quella di due mesi fa, quando la Slovacchia propose un bond a tredici anni. Anche in questo caso, infatti, il governo di Bratislava ha puntato sulla stessa identica scadenza (nel 2025 per la precisione), con un ammontare decisamente più alto rispetto all’ultimo precedente (a ottobre si puntò su un totale molto vicino ai sessantuno milioni di euro). A maggio di quest’anno, al contrario, ci fu spazio e l’opportunità per un’asta di bond quinquennali.

Towers Watson sta per lanciare il Cat Bond Skyline Re

La Towers Watson Capital Markets sarebbe in procinto di collocare un nuovo Catastrophe Bond attraverso un procedimento privato: l’intento della compagnia americana è quello di mettere a disposizione un importo pari almeno a cinquanta milioni di dollari, in modo da avere una copertura adeguata per quel che riguarda terremoti, tornado e tempeste. L’emissione avrà luogo come Skyline Re Limited per la precisione. Tra l’altro, lo Skyline Re 2013 è rimasto sul mercato per poche settimane, ma i dettagli che vengono forniti sui collocamenti di questo tipo sono sempre piuttosto scarsi.

Dopo due anni il Marocco torna a emettere obbligazioni

Denominazione in dollari e due tranche ben distinte: sono queste le due caratteristiche principali dell’ultima offerta di bond parte del Regno del Marocco. Nel dettaglio, la nazione africana si è cimentata in una vendita di 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, una proposta che mancava dal mercato da ben due anni. Giusto un mese fa si è capito dove investire in Africa, almeno secondo Swiss&Global Am, ora c’è un’occasione importante da sfruttare. La lunga assenza è finalmente finita dopo che il governo di Rabat ha compreso di poter ripetere i trend di offerte sovrane simili, cercando di fornire un’utile indicazione per quel che concerne la forte domanda proveniente dagli investitori finanziari.

Dove investire nel 2013 secondo Union Bancaire Privée

Il team degli specialisti di Union Bancaire Privée è convinto che il 2013 sarà un anno di ripresa dell’economia mondiale, sebbene non ci saranno identiche velocità. Stati Uniti e Cina vengono visti come i due player economici in grado di trainare l’economia mondiale nei prossimi anni. Dopo aver stimato una crescita del pil mondiale al 2,2% nel 2012, UBP si aspetta un miglioramento nei prossimi dodici mesi. Infatti, gli esperti della banca svizzzera stimano una crescita del pil mondiale del 2,4% nel 2013.

Intel riacquista parecchie azioni tramite un’infornata di bond

Intel Corporation, celeberrima multinazionale attiva nel settore dei semiconduttori, ha confermato le ultime indiscrezioni sui suoi investimenti finanziari, pianificando nel dettaglio il riacquisto di ben sei miliardi di dollari in azioni ordinarie: questa operazione è avvenuta nel corso della giornata odierna tramite la vendita di appositi titoli obbligazionari. Proprio un anno fa, tra l’altro, vi fu per Intel il primo bond non convertibile dopo ventiquattro anni. Il colosso di Santa Clara ha fatto sapere che per questi strumenti finanziari si è messo al lavoro insieme a diversi istituti di credito, vale a dire JPMorgan, Merrill Lynch, Pierce e Fenner & Smith Incorporated.

Investire nei curry bond per puntare sull’India

Si chiamano curry bond e sono una delle scommesse che molti money manager e investitori professionisti intendono porre in essere per i prossimi mesi. Si tratta di investire sulle obbligazioni indiane, con rendimenti che sfiorano l’8% anche sulle scadenze più brevi e su una moneta – la rupia indiana – che è tra le più sottovalutate al mondo in termini di parità dei poteri d’acquisto. Non è semplice, però, per il piccolo investitore retail accedere a questo particolare segmento di mercato in diversificazione degli investimenti nei paesi emergenti.

Investire correttamente nei bond islamici

Da quando la crisi finanziaria ha investito le economie mondiale, l’avversione al rischio è divenuta un tema fondamentale per risparmiatori e investitori: nel corso del 2011, i sukuk e i bond regionali hanno conquistato sempre maggiore popolarità, con le domande in grado di oltrepassare di parecchio le offerte messe a disposizione, specialmente quando le quotazioni sono state garantite da bilanci solidi. Un esempio molto interessante si è avuto due settimane fa, quando l’Indonesia ha emesso il suo terzo sukuk sovrano.

Mps emette altri 500 milioni di euro di Monti-bond

Il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena ha promosso l’emissione dei Monti-bond per un complessivo importo massimo di 3,9 miliardi di euro: di questi, 1,9 miliardi di euro saranno utilizzati per riscattare e sostituire integralmente i c.d. Tremonti-bond. Ad affermarlo è la stessa banca senese in un comunicato stampa in cui precisa altresì come l’emissione avverrà in via subordinata al rilascio delle necessarie autorizzazioni. L’operazione dovrebbe comunque formalizzarsi entro il 28 dicembre 2012, con un prezzo di emissione alla pari.

Quando investire in high-yield bond

Il 2012 è un anno molto positivo per il mercato obbligazionario, in particolare i bond societari e il segmento degli high-yield bond. Nonostante qualche analista abbia lanciato l’allarme per una possibile bolla sui bond ad alto rendimento, il mercato continua a mettere in piedi nuovi record spinto dalla politica monetaria ultra-espansiva delle principali banche centrali e dalla necessità degli investitori di andare alla ricerca di rendimenti in grado di battere l’inflazione, visto che i titoli di stato mostrano tassi su livelli minimi.

Investire in covered bond

Negli ultimi tempi il boom del mercato obbligazionario sta partorendo il successo di prodotti finanziari fino a qualche tempo fa dimenticati dagli investitori, ovvero i covered bond, che sono obbligazioni garantite. In realtà, i covered bond si fanno apprezzare molto per il fatto di essere inquadrati come una sorta di prodotti “rifugio”, in grado di garantire una sorta di immunità dal cosiddetto bail-in, ovvero il processo di controllo delle banche centrali, dal default degli stati sovrani e dalla natura intrinseca del contratto che continua a funzionare anche in caso di fallimento dell’emittente.

Previsioni bond paesi emergenti 2013 secondo Jp Morgan Am

Nonostante la corsa messa a punto negli ultimi mesi, i bond dei paesi emergenti restano ancora molto attraenti per la maggior parte dei gestori dei fondi di investimento. E’ chiaramente indispensabile una certa selettività se si vuole trovare valore ed evitare brutte sorprese e/o eccessivi rischio (come il caso dell’Argentina, tornata di nuovo a essere a rischio default). Ad ogni modo, in termini relativi, le obbligazioni dei paesi emergenti offrono ancora rendimenti più elevati rispetto a quelli dei paesi maturi, con 240-250 punti di spread sui bond governativi americani.

La Mongolia cerca investitori per i propri bond

La Mongolia sta incontrando i propri potenziali investitori da pochissimi giorni a questa parte: l’obiettivo è quello di discutere una imminente vendita di un titolo obbligazionario denominato in dollari, anche se la pausa imposta dalle festività americane per il Ringraziamento hanno un po’ bloccato l’iter in questione. Non è la prima volta che si parla del paese dell’Asia settentrionale in relazione a un investimento simile. Ad esempio, alla fine di agosto col fondo di Silk Road si è potuto investire su Mozambico, Myanmar e Mongolia; un precedente che invece non incoraggia alla stessa maniera è quello di oltre un anno fa, quando a ottobre del 2011 la Mongolia cancellò l’emissione di bond in dollari.