Quando investire in high-yield bond

Il 2012 è un anno molto positivo per il mercato obbligazionario, in particolare i bond societari e il segmento degli high-yield bond. Nonostante qualche analista abbia lanciato l’allarme per una possibile bolla sui bond ad alto rendimento, il mercato continua a mettere in piedi nuovi record spinto dalla politica monetaria ultra-espansiva delle principali banche centrali e dalla necessità degli investitori di andare alla ricerca di rendimenti in grado di battere l’inflazione, visto che i titoli di stato mostrano tassi su livelli minimi.

Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Alberto Drusiani di Banca Albertini Syz, i bond ad alto rendimento sono strumenti finanziari adatti soltanto a quegli investitori che hanno un’elevata propensione al rischio. In assenza è meglio evitare di esporsi troppo su questi strumenti, in quanto si potrebbe incappare in movimenti eccessivamente volatili in grado di creare disordine nel portfolio dell’investitore. Secondo l’esperto di Banca Albertini Syz, intervistato da PLUS24 de Il Sole-24 Ore, “i rischi sono sostanzialmente due: quello del mancato pagamento della cedola a scadenza e quello della mancata restituzione del capitale a fine periodo”.

Un altro rischio legato all’investimento nei bond ad alto rendimento è quello del mancato reinvestimento delle cedole da parte dell’investitore. Infatti, se al momento della riscossione non si reinvestono i dividendi nello stesso titolo, il rendimento subisce solo per questo motivo una riduzione. Secondo Drusiani, gli high-yield bond sono strumenti adatti per chi ha un’elevata propensione al rischio, mentre per chi ha semplicemente una “buona” propensione al rischio l’ideale è non tenere più del 2,5% di questi titoli in portfolio.

Secono l’esperto di Banca Albertini Syz, attualmente i bond ad alto rendimento più interessanti si trovano nel settore auto a causa della crisi che questo comparto sta attraversando negli ultimi mesi. Due ottimi esempi in tal senso sono Fiat e Peugeot. Drusiani suggerisce anche di seguire il settore dei materiali per l’edilizia, dove troviamo ad esempio Grohe con un bond triennale che offre un rendimento del 7% circa.

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