Investire in covered bond

Negli ultimi tempi il boom del mercato obbligazionario sta partorendo il successo di prodotti finanziari fino a qualche tempo fa dimenticati dagli investitori, ovvero i covered bond, che sono obbligazioni garantite. In realtà, i covered bond si fanno apprezzare molto per il fatto di essere inquadrati come una sorta di prodotti “rifugio”, in grado di garantire una sorta di immunità dal cosiddetto bail-in, ovvero il processo di controllo delle banche centrali, dal default degli stati sovrani e dalla natura intrinseca del contratto che continua a funzionare anche in caso di fallimento dell’emittente.

I covered bond sono regolati da leggi apposite e si basano su garanzie reali di beni considerati tra i migliori di quelli presenti nel bilancio di una banca. Chi investe in covered bond ha il diritto di prelazione sulle attività della banca in caso di fallimento della stessa. Oggi sono anche molto appetibili dal lato del rendimento. Ad esempio, le obbligazioni garantite spagnole e irlandesi – ovvero di paesi in grande difficoltà finanziaria – oggi rendono intorno al 3-4%.

Solitamente i covered bond vengono comprati dalle stesse banche e in generale dai grandi investitori istituzionali. Sono prodotti di qualità e con un rischio contenuto. Con Basilea 2 questi bond avevano un indice di rischio del 10% contro il 20% delle obbligazioni bancarie senior. Le banche centrali hanno utilizzato nei covered bond le loro riserve monetarie in euro o dollari, che di solito hanno scadenze fino a cinque anni. Questi prodotti attirano l’attenzione di grandi fondi pensioni o assicurazioni, che devono avere in bilancio impieghi sicuri che possano garantire le proprie passività.

Questi bond sono solitamente accessibili agli investitori istituzionali, in quanto il taglio minimo per comprarli è spesso di 50.000 o 100.000 euro. La domanda per questi prodotti dovrebbe crescere molto in futuro, visto che le obbligazioni bancarie di tipo senior e alcuni titoli di stato sono diventati più rischiosi rispetto al passato, senza dimenticare che le banche sono alla ricerca di nuove forme di rifinanziamento a causa di problemi generali di funding. Di recente, in Italia è stata Intesa SanPaolo a collocare un covered bond da 1,25 miliardi di euro, riscuotendo un grande successo.

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